Fondi europei per la realizzazione di asili nido comunali, Palazzo Zanca si fa scappare il treno

Il Comune di Messina non rientrerà tra i beneficiari dei fondi europei per la realizzazione di asili nido e micro-nido comunali. Le somme messe a disposizione dall’Unione europea per la Sicilia ammontano complessivamente a 41milioni di euro, di cui 15milioni di euro dei fondi PO FESR, appositamente stanziati per migliorare la qualità, l’accessibilità e diffusione nel contesto regionale delle infrastrutture destinate a servizi per la prima infanzia e per la conciliazione vita-lavoro; ed altri 26milioi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013. Messina resta fuori, come riportato nelle premesse del decreto dell’Assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana dello scorso 7 marzo.

Il paradosso sta nel fatto che il treno proveniente da Bruxelles è passato anche davanti al nostro ente, il quale – nonostante i ripetuti richiami per salirci su – ha deciso scientemente di lasciarlo andare, facendosi sfuggire un’opportunità ghiotta per una città come la nostra, in cui le strutture pubbliche attrezzate per accogliere i bambini sono insufficienti rispetto alle richieste e alle esigenze di mamme che lavorano.

L’inadempienza di palazzo Zanca non è imputabile all’Amministrazione Accorinti bensì alla gestione commissariale di Croce. Nel dicembre 2012, infatti, l ‘Assessorato della Famiglia comunicava a tutte le amministrazioni comunali inserite in graduatoria, tra cui la nostra, l’avvio delle procedure di attuazione del programma e richiedeva i dati e la documentazione utile per velocizzare l’utilizzo dei fondi assegnati dalla Comunità europea. Al Comune di Messina non sono bastate le note di sollecito recapitate tra il 12 ed il 16 Aprile 2013 per imprimere un impulso positivo e dare seguito alle richieste dell’assessorato regionale. Il mancato rispetto dei termini fissati nelle note di diffida ha, quindi, inevitabilmente provocato la revoca del beneficio.

A dispetto dell’enorme necessità di asili nido comunali sul territorio, il Comune di Messina, dunque, resta a resta a bocca asciutta. A fargli compagnia, sempre per motivi di inadempienza, ma non è certo una consolazione, ci sono i comuni di Tremestieri Etneo, Roccalumera, Campobello di Mazara e Venetico.

Decisamente più efficienti e bravi a cogliere l’opportunità offerta dall’Europa alcuni comuni della nostra provincia. Risultano, infatti, tra i beneficiari dei fondi europei i comuni di Letojanni, Ficarra, Furnari, Mistretta, Villafranca Tirrena, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Sant’Angelo di Brolo, Gualtieri Sicaminò, Brolo, Torrenova.

I piccoli centri fanno la parte dei leoni, al Comune capoluogo non resta invece che recriminare per l’occasione persa. Con buona pace delle tante mamme che non sanno a chi affidare i propri figli per poter andare lavorare e contribuire a mandare avanti la famiglia. (Danila La Torre)