I Pinellini tornano a Casa…del portuale: occupata ancora, nonostante i sigilli

A quasi una settimana esatta dallo sgombero di domenica scorsa, i pinellini hanno deciso di tornare a(lla) Casa… del portuale. Dopo aver fatto tappa al Teatro Vittorio Emanuele ed al Palacultura- dove hanno organizzato conferenze stampa, assemblee e spettacoli – gli attivisti del Teatro Pinelli hanno deciso di “sfidare” le forze dell’ordine e riprendere possesso dell’immobile di via Alessio Valore, nonostante i sigilli apposti alla struttura, sottoposta a sequestro preventivo.

«Oggi, sabato 25 gennaio 2014 – scrivono in un comunicato – forti dell’assenza dei sigilli (ndr questa la loro versione) siamo rientrati nella ex casa del portuale. Siamo lavoratori dello spettacolo e della conoscenza, artigiani, precari, studenti, attivisti. La legittimità della riappropriazione di un bene comune che abbiamo già liberato nove mesi fa, ricostruito, trasformato, aperto alla città è talmente forte che solo l’ipocrisia e gli interessi privatistici possono celarne l’evidenza. forti dell’assenza dei sigilli siamo rientrati nella ex casa del portuale. Siamo lavoratori dello spettacolo, lavoratori della conoscenza, artigiani, precari, studenti, attivisti. La legittimità della riappropriazione di un bene comune che abbiamo già liberato nove mesi fa, ricostruito, trasformato, aperto alla città è talmente forte che solo l’ipocrisia e gli interessi privatistici possono celarne l’evidenza».

Del resto, i pinellini, non hanno mai nascosto che, per loro, la libertà di esprimere e fare arte è più importante del rispetto delle regole, considerate troppo spesso rigide e soffocanti. L’obiettivo dichiarato dei ragazzi del “Teatro Pinelli” è assecondare la voglia di rinascita culturale della città, che vuole riappropriarsi dei luoghi abbandonati e dimenticati per troppo tempo, facendoli rivivere attraverso la cultura, appunto.

L’ex Casa del portuale è stata rioccupata nel pomeriggio. Adesso resta da capire se la Questura interverrà per la seconda volta. (DLT)