Il facile entusiasmo di Signorino: conti a posto anche senza il riequilibrio

Il facile entusiasmo di Signorino: conti a posto anche senza il riequilibrio

Danila La Torre

Il facile entusiasmo di Signorino: conti a posto anche senza il riequilibrio

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venerdì 13 Ottobre 2017 - 07:49

In pratica, l’ex vice sindaco esulta per gli indirizzi forniti dalla giunta ai dirigenti e per il fatto che 179 milioni di euro vengono spostati dal piano di riequilibrio al bilancio

«Messina verso la fine del tunnel del riequilibrio». L’annuncio è di quelli sensazionali e a pronunciarlo è , su Facebook, l’assessore Guido Signorino.

«La massa passiva da piano certificata con la delibera di Consiglio Comunale 69 del settembre 2016 era pari a 412 milioni di euro. Ad oggi – spiega l’esponente della giunta Accorinti – dopo gli indirizzi che abbiamo fornito ai Dipartimenti con la delibera di GM 257/2017, la massa passiva si è ridotta a 281 milioni. Di questi, 179 milioni di euro sono stati assorbiti al bilancio con l’entrata in vigore del bilancio armonizzato (in sostanza il comune di Messina oggi avrebbe dovuto comunque stanziarli anche se non si fosse trovato in procedura di riequilibrio).

«Quindi – commenta Signorino – è evidente a tutti che la vera massa passiva da piano è effettivamente pari a circa 103 milioni».

In pratica, l’ex vice sindaco esulta per le indicazion fornite dalla giunta ai dirigenti, che dovranno poi tramutarsi in atti concreti, e per il fatto che 179 milioni di euro vengono spostati dal piano di riequilibrio al bilancio, perché così prevede la legge con l’entrata in vigore del bilancio armonizzato, nel quale vanno inserite anche le passività delle società partecipate. I 179 milioni di debiti non spariscono né si volatilizzano, semplicemente vanno obbligatoriamente inclusi nel bilancio comunale e devono trovare copertura tra le pieghe dello stesso documento contabile.

Considerando le enormi e costanti difficoltà che ha il Comune a far quadrare i conti dei bilanci, l’inserimento di ulteriori debiti dovrebbe essere considerata una iattura, Signorino invece esulta sul social network, facendo credere che i conti del Comune siano stati risanati. Non solo, ma attacca anche «chi voleva il dissesto», dimenticando forse che in campagna elettorale il primo fautore del default era l’attuale sindaco Renato Accorinti .

In un impeto di ottimismo sfrenato , l’assessore afferma addirittura che «si potrebbe anche revocare la procedura di riequilibrio», salvo poi correggere leggermente il tiro e precisare «se non fosse indispensabile incamerare il fondo di rotazione per riconoscere e pagare immediatamente i debiti fuori bilancio».

A proposito di bilanci , va ricordato che il Comune di Messina non ha ancora adottato il bilancio di previsione 2017. La manovra finanziaria di Palazzo Zanca ha visto la luce, nella sua terza versione, solo a fine settembre , a 9 mesi dal famoso selfie con cui era stata annunciata l’approvazione del previsionale nei tempi previsti dalla legge. Il preventivo ha incassato il parere favorevole dei revisori dei conti , con varie osservazioni, e deve essere approvato dal Consiglio Comunale. In quel di Palazzo Zanca manca all’appello pure il consuntivo 2016.

In questi quasi cinque anni di amministrazione Accorinti ritardi e inadempienze sono stati una costante in tema di bilanci.

Signorino, che oggi pontifica su Facebook, ha pagato in prima persona per i disastri nella gestione del settore finanziario con la revoca della delega al bilancio e del ruolo di vicesindaco. Solo dopo l’addio di Eller è stato “riabilitato” e gli è stata affidata la delega al riequilibrio, ma non quella al bilancio, che è nelle mani dell’assessore Cuzzola.

Tra l’altro, come rilevato dal Collegio dei revisori dei conti, anche nel 2017, i debiti fuori bilancio sono cresciuti per più di tre milioni di euro ed i conti dell’ente sono tutt’altro che sani.

Evidentemente però qualcuno al Comune comincia a respirare aria di elezioni amministrative e vuole portarsi avanti con la campagna elettorale.

Danila La Torre

5 commenti

  1. osservatore esperto 13 Ottobre 2017 08:33

    Esattamente. Non può che trattarsi di annunci pubblicitari. Così fosse, come da dichiarazioni rese, tutti i debiti inseriti nel piano di riequilibrio avrebbero dovuto trovare copertura con il bilancio ” armonizzato ”
    ( addomesticato ). Senza un piano approvato, che sembra più un tentativo di tessere una nuova tela di penelope, permangono le condizioni di dissesto.

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  2. ma può mai essere che ci pigliano per zombi e loro esseri superiori.? ma siamo proprio degli aborigini con l’anello al naso?

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  3. E quando ha previsto che il PIL cittadino sarebbe aumemtato di 3 punti percentuali 😀

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  4. Come si fa a dare credito alle parole di un ex assessore al bilancio che non sapeva neppure cosa fosse un bilancio tanto che è stato buttato fuori dal sindacousito alla porta e rientrato dalla finestra per potercontinuare a prendere limmeritato stipendio.ADESSO HA RIPRESO CORAGGIO E CON LA FACCIA DI BRONZO E CHE SI TROVA, SPARA CAZZATE.

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  5. scusi ma di quale PILU parla,di quello di cettolaqualunque?

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