Max Ionata e Urban Fabula. Unica data siciliana al Centro Officina

Domenica 23 marzo 2014 la Rassegna “ OFF in JAZZ ” presenta in quest'unica data per la Sicilia : “ MAX IONATA & URBAN FABULA “.
MAX IONATA, musicista e compositore, è considerato attualmente uno dei più interessanti sassofonisti italiani. Avvicinatosi al jazz non giovanissimo, in pochi anni ha riscosso sempre maggiori consensi, premi importanti e grandi successi, conquistando l'approvazione di critica e pubblico. Ha suonato nei più importanti jazz club e jazz festivals del mondo, e ha collaborato con grandi musicisti nazionali ed internazionali. Ha un'intensa attività concertistica e discografica in Italia e all'estero, in particolare in Giappone, dove gode di una notevole fama artistica .

—– Maestro Ionata, Lei ha stabilito importanti rapporti professionali che la inducono a tornare regolarmente in tournée in Giappone, accolto sempre con grande entusiasmo :

“ Il Giappone è un paese lontano da tutto il resto del mondo, con una cultura di forte identità orientale, ma per il jazz e per la musica in generale non è molto diverso da altri paesi, perchè riescono a conviverci situazioni musicali molto diverse : dall'hard-bop allo swing o dalla musica elettronica alla musica brasiliana. Sicuramente è unica la loro passione per il nostro paese che li porta ad amare particolarmente anche la nostra musica. E' una terra straordinaria che mi ha dato, e continua a dare ancora molto” .

—– Lei è uno dei pochi musicisti orgogliosi delle sue origini bandistiche….Eppure questo sembra un fil rouge che accomuna molti straordinari musicisti jazz italiani, che si affermano in tutto il mondo :

Certo! Per tutti quelli come me cresciuti in provincia, la banda di paese è l'unico modo per fare musica. Quando sei un principiante, nello studio di uno strumento musicale, è molto difficile riuscire a trovare gli stimoli che ti consentano di continuare a praticare con entusiasmo, ma la banda può accoglierti relativamente presto e darti la spinta necessaria che ti occorre per poi iniziare a cercare quello che davvero ami.

—– Poi studia al Conservatorio di Pescara e si perfeziona al Columbia College di Chicago. Ricordo che Irio de Paula mi disse che non basta “lo studio” a fare di uno studente un artista. Quanto conta, secondo Lei, lo studio della tecnica e della struttura musicale nella formazione di un musicista?

Conta moltissimo perché è fondamentale riuscire a riprodurre con lo strumento quello che il cervello ti suggerisce di suonare, l'importante è non superare questa fase in modo da invertire le cose, molte volte le dita possono andare più veloce del pensiero e automaticamente la magia della musica scompare.

Io, ad ogni modo, le cose più importanti le ho sempre imparate sul campo, incontrando e spesso suonando con grandissimi musicisti, i quali senza saperlo, mi hanno lasciato una parte di loro che porto con me.

—– Lo studio serve anche ad avere punti di riferimento stilistici ed emozionali. I suoi studi, il modo di suonare e le sue composizioni, sono stati influenzati da qualche grande sassofonista in particolare? E quale musica contemporanea ascolta?

Per un musicista è da considerare studio anche l'ascolto. E' davvero difficile per me fare un solo nome, perchè io sono stato influenzato allo stesso modo da Rollins e Coltrane, da Bergonzi e Lovano e persino da Ornette e Dewey Redman passando per Joe Henderson, che nelle varie fasi della mia carriera hanno attirato la mia attenzione musicale al punto, a volte, da dedicarmi allo studio specifico del loro linguaggio, trascrivendo i loro soli o comprando un'imboccatura che avesse un suono simile al loro.

L'ascolto può aprire nuovi orizzonti e suggerirti strade che da solo non potresti neanche immaginare. Io ascolto sempre musica quando ne ho l'occasione, spesso vado ad ascoltare i concerti dei miei colleghi perché ne sento il bisogno. Non potrei mai immaginare di continuare a fare musica da solo.

—– Cosa vuol dire essere un musicista di successo all'estero, il rapporto con il pubblico la emoziona in modo diverso ?

Il rapporto con il pubblico è sempre fondamentale per un artista, è un banco di prova che può darti la conferma che quello che stai facendo ha un senso anche per qualcun' altro oltre che per te stesso. Sinceramente per me non c'è nessuna differenza nel suonare in Giappone, America o Europa, il pubblico è sempre importante e cerco di dare il massimo di me ogni volta.

—– Lei ha una discografia notevole, molti dischi come leader e moltissimi come sideman. Quale ruolo Le è più confacente?

Sicuramente quando registro qualcosa da leader sono libero di fare quello che davvero mi piace, cosa che non sempre succede nei dischi da sideman, ma devo dire che spesso mi sono trovato in situazioni dove ho avuto la libertà di esprimermi al meglio, rispettando alcune direttive che molte volte mi hanno insegnato cose nuove aiutandomi a crescere.

—– Mi spiega cosa vuol dire per lei essere “ in a good mood”?

Per me essere “in a good mood” può significare avere un'ancia che suona bene… Questo è un punto di partenza fondamentale per un sassofonista, perché le ance, come avrà capito, non suonano mai alla stessa maniera e questa cosa personalmente mi provoca un “bad mood”.

Ovviamente non è l'unica cosa necessaria ma è sicuramente un ottimo punto di partenza.

—– Domanda classica e di buon auspicio : quali sono i progetti imminenti e quali quelli a lunga scadenza ?

Sto preparando l'uscita di un disco per la Francia con un' etichetta francese e sta uscendo un disco live in Giappone con il mio quartetto. In Italia la prossima uscita sarà probabilmente in autunno con il nuovo disco in duo con Dado Moroni, ma ne parleremo la prossima volta. A Messina suonerò con un trio di musicisti straordinari , gli Urban Fabula, con i quali ho già collaborato altre volte in progetti diversi, ma questa volta suoneremo alcuni miei brani originali contenuti nei miei dischi in quartetto.

Ionata introduce così i musicisti del trio “ URBAN FABULA ” , molto noti e amati dal pubblico messinese, che suoneranno con lui in questo che si preannuncia come uno dei concerti più suggestivi e coinvolgenti dell'attuale stagione di “Off in Jazz” . Seby Burgio , Alberto Fidone e Peppe Tringali ,ormai apprezzati a livello nazionale ed internazionale, sono stati i finalisti del prestigioso “ European Jazz Contest " vincendo, negli ultimi anni, numerosi premi prestigiosi.

Domenica 23 Marzo, sul palco del Centro Multiculturale Officina, ritroveremo la grande energia e la straordinaria esuberanza ricca di inventiva a cui ci ha abituato Seby Burgio al piano, che entusiasma regolarmente il pubblico presente in sala, la solidità raffinata della ritmica di Fidone e Tringali, questa volta in sintesi perfetta e complice con l'irresistibile musica di Max Ionata.

Antonella Casuscelli

Per info e prenotazioni : of.jazz@virgilio.it