Alì Terme delibera in ritardo: Tasi all’1 per mille e pagamento in un’unica soluzione

Tasi all’1 per mille per la prima casa e pagamento in un’unica soluzione per i comuni che non hanno deliberato le aliquote entro il 10 settembre. E’ quanto stabilito dal Ministero delle Finanze ed è quello che è avvenuto al comune di Alì Terme che ha convocato il consiglio comunale il giorno successivo alla scadenza, violando dunque i termini e perdendo la possibilità di azzerare l’imposta, così come era nelle intenzioni dell’amministrazione comunale. I cittadini dovranno versare l’importo in un’unica soluzione entro il 16 dicembre, mentre nei comuni che hanno deliberato in tempo i cittadini hanno la possibilità di saldare la Tasi in due rate. Una situazione che ha fatto insorgere il gruppo di minoranza “Alì Terme Costruiamo il futuro”, composto da Nino Melato, Agata Di Blasi, Vittiglio Teresa e Laura Tringali che mal hanno digerito il mancato provvedimento dell’amministrazione nei tempi previsti dalla legge. “Sbadataggine, ignoranza, puro caso o furbizia?”, si chiede la compagine di minoranza che ricorda, tra l’altro, che ad Alì Terme l’Imu sulla seconda casa è già al massimo consentito, il 10,6 per mille, per cui la Tasi non poteva essere applicata.

“Per compensare il mancato introito della Tasi su prima e seconda casa (dove, come abbiamo chiarito, non poteva essere applicata) – spiega la minoranza – l’amministrazione comunale ha aumentato l’addizionale comunale Irpef portando l’aliquota al massimo consentito, l’otto per mille, colpendo così tutte le fasce della popolazione, proprietari e non proprietari di prime e seconde case. Questo tipo di tassazione risparmia anche il fastidio di andare a pagare perché la trattenuta viene fatta in automatico dal datore di lavoro. Riepilogando – conclude Costruiamo il Futuro – chi non ha casa paga in più una maggiore addizionale Irpef, chi ha prima casa paga una maggiore addizionale Irpef e anche la Tasi, chi ha la seconda casa paga una maggiore addizionale Irpef, l’Imu al massimo consentito ed anche la Tasi che non avrebbe dovuto pagare”.