Omicidio Perdichizzi: vertice in Procura a Barcellona con magistrati,investigatori ed istituzioni

Carabinieri e Polizia lavorano giorno e notte per identificare mandanti ed esecutori dell’omicidio del 41enne Giovanni Perdichizzi, ucciso la sera a capodanno a Barcellona. Un’esecuzione mafiosa in piena regola che non lascia molti margini interpretativi sull’ambiente in cui è maturata. Anche stanotte gli investigatori hanno effettuato numerose perquisizioni, controllato casolari di campagna e verificato gli alibi di numerosi pregiudicati. Gli inquirenti attendono i risultati dello stub, l’esame che consente di individuare la presenza di polvere da sparo sugli abiti e sulla pelle e dei controlli dei tabulati telefonici di alcuni sospettati. A coordinare le indagini il sostituto procuratore della DDA Giuseppe Verzera ed il suo collega della Procura di Barcellona Giorgio Nicola. I due magistrati stamattina hanno preso parte ad un incontro che si è svolto alla Procura di Barcellona un altro vertice, convocato dal Presidente della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano. Oltre ai vertici provinciali di Carabinieri e Polizia erano presenti i rappresentanti delle istituzioni cittadine con in testa il sindaco Maria Teresa Collica. L’incontro è servito per porre l’accento sulla escalation di criminalità nel barcellonese dove in un mese sono stati compiuti due omicidi ed hanno fatto alzare il livello d’allarme. Intanto stamani è stata eseguita l’autopsia all’obitorio del Policlinico dal medico legale Giulio Cardia. L’esame ha confermato che ad uccidere Perdichizzi sono stati due colpi di fucile a canne mozze caricato a pallettoni. Il primo, quello mortale, esploso alla nuca, il secondo sotto il collo.