Cronaca

Operazione Affari sporchi, così Lombardo truffava i clienti. I nomi dei complici

L’ex promotore finanziario Prospero Lombardo, al centro dell’inchiesta sul riciclaggio di denaro Affari Sporchi, ha messo nei guai altri 5 indagati, tra i quali alcuni suoi familiari.

Insieme all’ex mediatore radiato nel 2016 e a Gaetano Provenzani, 45 anni, di Milazzo, andati ai domiciliari, la Guardia di Finanza ha notificato il provvedimento cautelare anche alla moglie di Prospero Lombardo, Amelia Bonina (41) anche lei residente a Brolo, ed il messinese Mario Fronzoni (50), residente a Palermo. Entrambi hanno il divieto di dimora.

Hanno invece l’obbligo di dimora nel comune di residenza Herbert Provenzani (37), di Messina e la palerminata Cristina Bernardo (49).

Sono tutti coinvolti a vario titolo nella gestione delle società attraverso le quali, secondo la Procura di Patti, Lombardo continuava a truffare ignari clienti prospettando loro investimenti redditizi, salvo poi adoperare a proprio uso i loro soldi, senza effettuare alcuna operazione sui mercati finanziari.

Un meccanismo che Lombardo avrebbe utilizzato già dal 2012. Quando gli ammanchi sui conti dei clienti si sono fatti troppo visibili sono scattate le denunce e nel 2015 Banca Fideuram lo licenziò. L’anno dopo Consob lo radiò dall’albo dei mediatori finanziari. Ma, secondo la tenenza della Finanza di Patti e il Gruppo di Milazzo, guidati dal tenente colonnello Alessandro Freda, Lombardo continuò ad operare attraverso almeno 4 società, la Money Solution, la Trust Group, la Ro.Ri. Consulting e la Atiranas.