Gli affari dei santapaoliani a Messina, torna libero Stefano Giorgio Piluso

Il giudice per le indagini preliminari Salvatore Mastroeni ha revocato i domiciliari disposti questa estate per Stefano Giorgio Piluso, amministratore della Ekosan, coinvolto nel blitz antimafia "Beta" con l'accusa di essere un prestanome dei Romeo, i nipoti di Nitto Santapaola trapiantati a Messina.

Il giudice ha accolto l'istanza del suo difensore, l'avvocato Domenico Andrè, e gli ha restituito la libertà per l'attenuarsi delle esigenze cautelari.

Giorgio Piluso era a capo della società che fino al giugno 2015 si occupava di consegnare a domicilio materiale sanitario – soprattutto ortopedico e di altro genere, come panni per i malati immobilizzati. Il 20% della società era della Bero, di cui era socio Benedetto Romeo. Le indagini del Ros dei Carabinieri hanno però rivelato che l'intera vita societaria della Ekosan, sin dalla sua costituzione, è stata prevalentemente gestita da Maurizio e Benedetto Romeo.

Nei giorni scorsi lo stesso giudice ha concesso la libertà anche all'avvocato Andrea Lo Castro. L'indagine intanto va avanti. Al vaglio i risvolti messi in luce sulle vicende, emersi durante gli interrogatori delle persone arrestate.