Compravendita test a Medicina, processo in autunno per il prof. Caratozzolo

Va al vaglio del Tribunale l'inchiesta "Campus" condotta dalla Dia di Messina su una serie di irregolarita' nello svolgimento dei test di accesso alla facolta' di Medicina. Il processo comincera' il prossimo 24 settembre e vedra' alla sbarra il docente di Statistica e Matematica al dipartimento di Scienze economiche aziendali dell’Università di Messina, Marcello Caratozzolo, l’ex consigliere provinciale Dino Galati Rando e Domenico Antonio Montagnese, ritenuto dagli inquirenti vicino alla 'ndrina, la studentessa Alessandra Taglieri ed il calabrese Massimo Pannacci.

A disporre i rinvii a giudizio è stato oggi il Gup Giovanni De Marco, che ha anche condannato il legale Paola Rigano ad un anno, pena sospesa, giudicata col rito abbreviato. Il blitz era scattato all'inizio del luglio scorso, ad un anno dall'inizio delle indagini, scaturite da una precisa denuncia. Le intercettazioni svelarono presto il ruolo di Montagnese il quale, pur non ricoprendo alcun ruolo in ateneo, era in grado di condizionare esami alla facoltà di Medicina ma anche ai test di abilitazione di altre professioni. Condannata ad un anno, pena sospesa, con il rito abbreviato.

L’indagine è scattata nell’estate del 2012 dopo alcune denunce su presunte irregolarità che stavano per essere commesse nei test di ammissione alla facoltà di Medicina dell’ateneo messinese. Fra i 2 e i 4 mila euro il costo di un esame, pilotato grazie alle minacce degli esponenti malavitosi calabresi sui docenti universitari. Venivano seguite due piste: quella mafiosa e quella cosiddetta politica. Quando non erano necessarie le maniere forti, secondo l'accusa Montagnese ricorreva al professore Caratozzolo e alle sue conoscenze. Svelati anche episodi di prestiti a tassi usurai. A coordinare l'indagine è stata il pm Liliana Todaro, che in udienza ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio degli imputati. (Al.Ser.)