Riscossione Sicilia, regali in cambio di favori. “Il minimo che potesse fare”

CATANIA – Favori da alcuni dipendenti di Riscossione Sicilia in cambio di regali. E' l'accusa nei confronti dell'avvocato Sergio Rizzo, nell'ambito dell'operazione Gancio, per sé e per i clienti dello studio legale del figlio Settimo Daniele.

I dipendenti Rosario Malizia e Giovanni Musmeci avrebbero dato comunicazioni informali sulle posizioni fiscali e debitorie di alcuni contribuenti. In cambio avrebbero ottenuto denaro contante per ogni informazione, scavalcando altri professionisti e contribuenti che rispettavano le regole.

Oltre ai pagamenti in contanti, ricostruiti due particolari episodi:

– l'avvocato Sergio Rizzo avrebbe acquistato televisori e condizionatori per un valore di circa 5mila euro, destinata ad un bed and breakfast di un familiare di Rosario Malizia, che commenta al telefono: “è il minimo che potesse fare dopo una vita… … anni di sacrifici … di notte, di giorno, con l’acqua, con la neve”;

– gli avvocati Rizzo avrebbero ottenuto un impiego in un centro di fisioterapia catanese per un familiare di Giovanni Musmeci, che avrebbe falsamente attestato alcune ore di tirocinio e commenta: “il miracolo lo ha fatto nel senso che, piuttosto che due anni, il tutto si riduce a un anno”.