Nove richieste di rinvio a giudizio per traffico di droga con Patti e Tortorici

Nove richieste di rinvio a giudizio sono state avanzate dal sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera nell’ambito dell’operazione “Gazzana” su un vasto traffico di droga che partiva da Catania e Palermo per raggiungere Patti e Tortorici. I provvedimenti riguardano Valerio Ridolfo, alla rumena, Marianna Pop, Luciano e Gino Merlo, Angelo La Spada, Vincenzo Blanco, Loredana Armeli, Matteo Costa e Guglielmo Comandè. I primi cinque devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, gli altri di singoli episodi di spaccio. Gli arresti scattarono il 26 luglio scorso. La Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Messina fece scattare le manette ai polsi di dieci persone mentre altre 13 furono indagate. L’indagine fu eseguita con l’ausilio di intercettazioni ambientali e telefoniche e disarticolò un’organizzazione criminale che acquistava cocaina, hascisc e marijuana nel palermitano e nel catanese. Le indagini della Dia partirono nel luglio del 2008 durante la caccia serrata ai fratelli Calogero e Vincenzino Mignacca di Montalabano Elicona, entrambi latitanti da tempo e trafficanti di droga. I due fratelli, esponenti della famiglia mafiosa di Tortorici, sono stati condannati all’ergastolo, in appello a Messina, nei processi delle operazioni antimafia “Mare Nostrum” ed “Icaro-Romanza”. Le intercettazioni ambientali vennero eseguite in un’abitazione di Portella Gazzana, a Longi, l’ultimo posto nel quale gli investigatori hanno ascoltato le voci dei fratelli Mignacca. Intercettando queste conversazioni fu scoperto il traffico di droga. Il gruppo criminale messinese progettava l’acquisto di grosse partite di droga anche di dieci, quindici chili. Dalle intercettazioni emerse anche il progetto di eliminare un poliziotto scomodo del Commissariato di Capo d’Orlando, fin troppo impegnato nella ricerca dei due fratelli Mignacca