Corse clandestine, otto condanne

Otto condanne e reati prescritti per 2 imputati. E’ questa la sentenza di primo grado per gli imputati dell’Operazione Gramigna che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario. Alla sbarra le così dette nuove leve dei clan di Giostra e Camaro, ai comandi di quello che per gli inquirenti era il nuovo boss cittadino, Pergolizzi.

LA SENTENZA: 5 anni e mezzo per Vito Rizzo; 4 anni e mezzo per Maurizio Irrera e Walter Morici; 2 anni e mezzo per Vesare Graziano e Antonino Di Blasi; 2 anni per Vincenzo Longobardi e Guido Caporlingua, infine 3 anni per Antonia Vento. La Corte (presidente Grasso) ha anche disposto pesanti multe e deciso io risarcimento alle parti civili, tra le quali l’associazione animalista Anpana.

Incassano la prescrizione totale Orazio Cannavò e Fortunato Colombaccio, accusati di spaccio. Assoluzioni parziali anche per Rizzo, Morici e Guido Caporlingua, che per due accuse è stato invece assolto.

Hanno difeso gli avvocati Tancredi Tracló, Salvatore Silvestro, Domenico Andrè e Antonello Scordo.

L’INCHIESTA: La retata di Carabinieri e Polizia scattó nel 2012 con oltre 40 mandati di cattura. Gli investigatori, coordinati dal pm Angelo Cavallo, sono riusciti a ricostruire la più recente mappatura del potere criminale e la riorganizzazione dei clan di centro cottà. Usura, estorsioni, spaccio e rapine gli affari, ma anche il sempre fiorente giro di scommesse sulle corse di cavalli, una “tradizione” illegale dura a morire, a Giostra. Agli atti, diversi episodi di maltrattamenti sui poveri cavalli.