Controlli su porti e autostrade, maxi sequestri di pesce e sanzioni per oltre 100mila euro

Quasi 20mila euro di sanzioni e 12 sequestri tra Rada di San Francesco, Porto di Messina, Tremestieri, Villafranca e Taormina, per un totale di oltre 600 kg di pesce sotto chiave. Sono numeri altissimi quelli conseguiti al termine della vasta Operazione Labyrinth, condotta dalla Polizia Marittima per tutelare cittadini e consumatori di prodotti ittici.
Un’intensa attività, quella disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, che ha puntato i fari sull’intero mercato commerciale del pesce, con particolare attenzione ai periodi ritenuti maggiormente a rischio, come dicembre e gennaio, nonché alle zone in cui è più facile beccare i “furbetti”.
Nel mirino dei controlli, infatti, sono rientrati sia la Rada San Francesco, sia il Porto di Messina, sia le barriere autostradali sulla A18 e sulla A20.
Un’operazione che, nello specifico, si è posta come obiettivo quello di tutelare gli stock in sofferenza (sottornisura, tonno rosso specie protetta) e di tutelare il consumatore del prodotto finale, evitando frodi ed immissioni illecite sul mercato nazionale.

Solo la scorsa settimana, la Capitaneria di Porto di Milazzo sanzionava l’utilizzo illegale di attrezzi da pesca quali reti a strascico e nasse non regolarmente segnalate, con sanzioni che toccavano i 90mila euro.