Cronaca

Operazione Majari, truffa in provincia di Messina. Arrestato l’ottavo “cartomante”

Agganciavano persone deboli, le convincevano dei loro poteri magici e le inducevano a versare grosse somme di denaro in cambio delle loro presunte prestazioni professionali. Un’associazione per delinquere che operava sull’intera provincia di Messina, con base a Santo Stefano Camastra.

Dopo i sette arresti della scorsa settimana, la Polizia Giudiziaria della Procura di Patti ha arrestato e posto ai domiciliari anche l’ottavo componente, Francesco Ranno, che si trovava all’estero. Figlio di Elvira Parisi, la donna a capo dell’organizzazione, è accusato di associazione per delinquere e truffa aggravata in concorso.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo forniva assistenza nell’ambito della circonvenzione delle vittime, costituendo anello di collegamento tra la madre e l’altra indagata Doina Negru Rodica, con la quale era stato per un periodo fidanzato. Insieme alla Rodica, si occupava della riscossione del denaro contante, recandosi personalmente a casa delle vittime ed era intestatario di una delle carte Postepay su cui avvenivano le ricariche.

E’ tornato in Italia spontaneamente per consegnarsi alla Polizia, dopo essere stato avvisato del provvedimento nei suoi confronti.

Sono in corso gli interrogatori di garanzia degli altri indagati, alcuni dei quali hanno già fornito la loro versione dei fatti ed altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Domani saranno sentiti gli indagati sottoposti agli arresti domiciliari.