In manette il presunto complice del consigliere di Giardini Naxos Salvatore Sterrantino

Un altro arresto eccellente nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Taormina scaturita a seguito del pagamento di una mazzetta di 2mila euro consegnata da un imprenditore al consigliere comunale di Giardini Naxos Salvatore Sterrantino, per velocizzare il pagamento di alcuni lavori appaltati dall’amministrazione comunale. In manette e’ finito un presunto esponente della mafia catanese, il 35enne Camillo Brancato, presentatosi alla vittima quale referente del clan dei Laudani.
(CORRELATA IN BASSO LA NOTIZIA SULL’ARRESTO DI STERRANTINO)
Lo scorso 21 giugno i militari della Compagnia di Taormina avevano sorpreso il consigliere giardinese mentre riceveva la somma dall’imprenditore. Quest’ultimo ha poi ammesso che quei soldi gli erano stati chiesti quale compenso al fine di ottenere agevolazioni. E’ scattato cosi’ l’arresto per il politico per concussione. Gli approfondimenti investigativi hanno poi permesso di individuare anche il complice, Brancato, accusato in concorso con il consigliere di concussione, con l’aggravante di essersi avvalso del metodo mafioso. Il gip Antonio Francesco Genovese ha quindi accolto la richiesta della Dda messinese (i pm Fabio d’Anna e Fabrizio Monaco), emettendo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Secondo quanto riportato nel provvedimento cautelare, emerge che il consigliere comunale avrebbe incontrato l’imprenditore alla presenza Brancato e, quest’ultimo, proprio per convincere l’imprenditore, si sarebbe presentato come esponente del clan mafioso catanese dei “Mussi di Ficurinnia”, rintracciato nella propria abitazione dopo prolungati servizi di appostamento. Ora i due si trovano detenuti nel carcere di Messina Gazzi.