Droga: rinviato a giudizio Antonino Cutè

Nell’operazione Savana si chiude il cerchio dell’udienza preliminare. Il gup Maria Teresa Arena ha rinviato a giudizio Antonino Cutè, esponente del clan di Mangialupi e figlio di Alessandro anche lui arrestato nella stessa inchiesta. Cutè sarà processato il 14 novembre prossimo insieme con Giovanni Cutroneo e Giuseppe Lo Cascio. Proprio ieri lo stesso giudice aveva anche condannato quattro imputati con il rito abbreviato. Si tratta di Maria Burrascano a 2 anni e 4 mesi e tremila euro di multa, Concetta Lo Cascio, a 4 anni e 4 mesi e ventimila euro, Alessio Coppolino a 4 anni e 2 mesi e ventimila euro e Santino Gugliotti a 4 anni e 6 mesi e ventiduemila euro. L’operazione Savana il 17 gennaio consentì di arrestare 11 persone appartenenti a due gruppi legati al clan di Mangialupi. Le organizzazioni avevano compiti ben precisi. Una si occupava di furti in appartamento, soprattutto di mobili antichi, l’altra di spaccio di droga. Secondo l’accusa i due Cutè si occupavano proprio del settore droga.