Cas, si indaga sugli incentivi progettuali: quasi 60 dipendenti nel mirino

Nuova irruzione negli uffici del Consorzio Autostrade Siciliane di Contrada Scoppo dove stamani la Sezione Operativa della DIA è entrata per sequestrare altri atti e documenti.
A finire nel mirino della Procura, questa volta, sono stati tutti i decreti di liquidazione degli incentivi progettuali a favore dei 56 dipendenti del Cas già denunciati per i reati di truffa e falso a danno dello stesso Consorzio.

Si continua a battere, dunque, all’interno del nuovo filone dell’operazione Tekno, l’inchiesta che lo scorso 18 novembre è sfociata nell’arresto di funzionari e imprenditori del Cas accusati, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.

Questa volta il Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita e i Sostituti Stefania La Rosa e Fabrizio Monaco, hanno concentrato l’attenzione sugli incentivi che dirigenti e dipendenti hanno avuto negli anni del commissariamento Gazzara. Gli incentivi venivano liquidati ai responsabili dei progetti e delle gare che venivano chiuse in economia per il Consorzio. Ottenendo un risparmio per il Cas, i responsabili ottenevano un extra in busta paga, così come nel caso si fossero fatti carico di singole azioni progettuali.
Recentemente il Presidente Faraci ha imposto l’equiparazione dei dipendenti regionali e forti sono state le proteste dei casellanti, gli unici tra i dipendenti a perderci col nuovo regime. Grazie agli incentivi progettuali, infatti, i dirigenti continuavano comunque a percepire di più.

Proprio oggi il Tribunale del Riesame aveva scarcerato il geometra del Cas Agostino Bernava, sospettato di aver favorito un’impresa nell’affidamento di un lavoro in cambio di una contropartita. Gara sulla quale il Cas ha ottenuto un forte “sconto” rispetto all’importo a base d’asta.