Orsa e Faisa: “I bus devono essere guidati da soggetti qualificati”

Tra le oltre 100 pagine di Ordinanza firmate dal Gip Tiziana Leanza c’è un capitolo che riguarda l’Atm , i rapporti tra il dirigente Atm De Almagro (sospeso per sei mesi) ed Emilia Barrile, e la segnalazione di tre aspiranti autisti ad opera dell’ex presidente del Consiglio Comunale. Uno addirittura privo della qualifica di autista , risultato poi tra i vincitori della selezione effettuata dall’Agenzia Tempor.

Quanto emerge dalle carte dell’inchiesta ha fatto alzare il livello di attenzione dell’Orsa e di Faisa, che per la verità già in passato sono più volte intervenute per chiedere la massima trasparenza sulle assunzioni di autisti a tempo determinato.

In una nota indirizzata al dirigente Protempore Vincenzo Poidomani e al sindaco De Luca , Orsa e Faisa ricordano che, con lettera aperta all’ex presidente del CdA ATM Giovanni Foti, datata 8 luglio 2018, è stata sollecitata la pubblicazione delle graduatorie relative alle assunzioni temporanee di autisti attraverso agenzia interinale. «Molti candidati esclusi – spiegano i sindacati – lamentavano l’ermeticità delle selezioni e l’assenza di una graduatoria di riferimento che, a detta dei lavoratori esclusi, l’agenzia rifiutava di esibire».

«Visti i risvolti dell’operazione “terzo livello” (senza additare nessuno e con la premessa che in un paese democratico, ove vige la presunzione di innocenza, si è incolpevoli fino al terzo grado di giudizio», Orsa e Faisa tornano a chiedere di «rendere pubbliche le graduatorie e le modalità di selezione utilizzate dall’agenzia interinale per la somministrazione di autisti nell’azienda di trasporto pubblico locale; in modo da dare risposte concrete agli esclusi e assicurare che alla guida dei bus ci siano soggetti qualificati e formati per garantire il servizio con la massima sicurezza»

Il sindacato ritiene inoltre necessario interrompere l’iter per cui , con continue proroghe agli stessi soggetti, si possa innescare il principio di “interposizione di manodopera”, con il rischio concreto che i soggetti più volte riconfermati possano avanzare il diritto all’’assunzione diretta senza passare da selezioni trasparenti ad evidenza pubblica.