Fondi Ecopass, la Ragioneria provinciale dello Stato vuole la rendicontazione

Fondi ecopass: è il momento della verità. A chiedere lumi sull’entità esatta dei proventi del ticket di attraversamento è la Ragioneria Provinciale dello Sato, che ha sollecitato il Comune di Messina ad inviare la relativa rendicontazione, cioè tabulati e certificazioni delle somme incassate, che devono essere contabilizzate dalla Ragioneria comunale. Il problema è che, a Palazzo Zanca, non è mai stato possibile quantificare esattamente i ricavi reali ottenuti dall’ecopass, perché le società di navigazione hanno accreditato le risorse senza allegare la documentazione che comprovasse le entrate effettive derivanti dal ticket.

Dopo il sollecito da parte dell’ organo periferico del Ministero dell'economia e delle finanze, il commissario straordinario Luigi Croce si è immediatamente attivato per richiedere alle compagnie che navigano sullo Stretto il resoconto contabile. Il richiamo da parte della Ragioneria provinciale dello Stato potrà finalmente favorire l’avvio di quella operazione verità sui fondi ecopass che più volte e da più parti è stata invocata, ma sin qui mai realizzata. Il Comune deve dire alla città e ai cittadini se i numeri quadrano o invece non tornano, come qualcuno sospetta. Anche il commissario Croce, in occasione della conferenza stampa sull’inquinamento acustico, ha detto che bisogna verificare «se i soldi che le compagnie trasferiscono nelle casse comunali corrispondono alla rendicontazione».

Un’affermazione dubitativa che necessita di una risposta immediata da parte delle società di navigazione, le quali sembravano invece fare orecchie da mercante e prendere tempo. Dimenticando o forse sorvolando sul fatto che l’ecopass è stato introdotto a titolo di risarcimento nei confronti del danno subito da Messina e dai messinesi, costretti a subire da decenni il passaggio dei tir dal territorio comunale; e che le somme incassate devono necessariamente essere destinate al Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità e devono essere impegnate esclusivamente per «tutte le attività di competenza inerenti la pianificazione/gestione/monitoraggio della mobilità urbana e dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, per gli interventi relativi alla sicurezza stradale ed alla mobilità sostenibile per la riduzione e razionalizzazione del traffico veicolare, e per la connessa salvaguardia ambientale».

In questi anni, non sono mancate le richieste di chiarezza da parte di politici, rappresentanti della società civile e movimenti sui fondi ecopass, che tuttavia hanno continuato a rimanere avvolti dal “mistero”. Chiaro ed evidente risulta lo scarso ed inefficace investimento delle somme introitate dal Comune a vantaggio della viabilità, che non beneficia più dei poteri speciali ma resta in piena emergenza, come al momento dell’emanazione dell’OPCM sull’emergenza traffico. Esattamente come nel 2008, quando i poteri speciali passarono dal prefetto all’allora sindaco Buzzanca, le arterie cittadine continuano ed essere invase dai mezzi pesanti; le infrastrutture che avrebbero dovuto decongestionare il traffico o sono state realizzate male, vedi il porto di Tremestieri, o sono rimaste incomplete, vedi gli svincoli, o sono rimaste sulla carta, vedi la via del mare. E come se questo non bastasse, in tutte le zone della città, le strade continuano a crollarci sotto i piedi, rendendo la sicurezza stradale sempre più precaria.

Anche il Consiglio comunale ha voluto prendere atto della drammatica situazione che vive Messina in questo settore e ha esitato l'atto d'indirizzo che dà mandato al commissario straordinario di inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la richiesta di proroga dei poteri speciali, indispensabili a proseguire l'attività per fronteggiare l'emergenza ambientale per il traffico e la mobilità della città. Il provvedimento affida, inoltre, all'amministrazione commissariale di definire gli atti propedeutici per la proroga di ulteriori 24 mesi dei contratti relativi agli agenti di polizia municipale in scadenza il 31 maggio e di assorbire gli altri 12 idonei della graduatoria , prevedendone la copertura con i fondi Ecopass e con i proventi previsti dall'art. 208 del Codice della strada. (Danila La Torre)