Di sabato e nei giorni prefestivi non si butta la spazzatura nei cassonetti. Novità dal 1 febbraio

Dal 1 febbraio non si potrà più buttare la spazzatura sabato sera e nei giorni prefestivi. I messinesi si devono preparare a rivedere un po’ le proprie abitudini in tema di rifiuti, ad annunciare la novità è l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, che ha chiesto al dirigente del dipartimento Ambiente e Sanità, Domenico Signorelli, di predisporre la bozza d'ordinanza che modifichi, possibilmente a partire dall'1 febbraio, gli orari ed i giorni di conferimento dei rifiuti solidi urbani da parte dei cittadini.

“In particolare – scrive Ialacqua – si pone la necessità di escludere il deposito dei rifiuti il sabato e nei giorni pre-festivi al fine di evitare l'eccessivo costo di conferimento in discarica nei giorni festivi e per alleggerire l'organizzazione del servizio di raccolta, che potrà così svolgersi settimanalmente solo per 6 giorni su 7. Si rende pertanto necessario raccordarsi con Messinambiente e con il Comando dei vigili urbani al fine di modificare conseguentemente l'organizzazione del lavoro e predisporre gli opportuni controlli su strada per il rispetto dell'ordinanza”.

Una decisione presa sulla scia delle difficoltà di questi giorni. Tra giorni di festa e domeniche la discarica di Motta non ha operato a pieno regime e dunque Messinambiente non è riuscita a portare in discarica tutta la spazzatura raccolta. Quando non si riesce a scaricare i rifiuti raccoltano restano stoccati nell’impianto di Pace che una volta saturo non può ovviamente ricevere altra immondizia. Quindi la raccolta si ferma, Messinambiente si trova costretta a lasciare i sacchetti per strada e poi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questa ordinanza potrebbe dare un po’ di respiro perché lascerebbe un giorno “vuoto” che eventualmente Messinambiente potrebbe usare per recuperare il pregresso e farebbe risparmiare un po’ sulle spese di smaltimento, visto che portare i rifiuti in discarica di domenica, con la discarica attiva solo mezza giornata, costa di più e non basta comunque per smaltire tutto.

I messinesi però si chiederanno se questo piccolo sacrificio si tradurrà in un risparmio anche per le loro tasche, visto che fino ad oggi la Tari l’hanno pagata per 365 giorni l’anno.

F.St.