Roccalumera. Depuratore consortile, gestione prorogata fino al 28 febbraio

Prorogata fino al 28 febbraio prossimo la gestione dell’impianto di depurazione consortile che serve i Comuni di Roccalumera, Pagliara e Furci Siculo. Il provvedimento è stato adottato, con propria ordinanza, dal sindaco di Roccalumera (Comune capofila, che ospita l’impianto) Gaetano Argiroffi, in seguito alla scadenza del termine di una precedente proroga. In attesa di espletare le procedure del nuovo appalto di gara per l’affidamento del servizio, il Comune capofila ha ritenuto “necessario che l’impianto sia gestito dalla medesima impresa che lo ha ristrutturato al fine di metterlo a regime”. Il provvedimento in via d’urgenza, spiega il sindaco Argiroffi, è finalizzato “alla salvaguardia della salute dei cittadini, a causa di forza maggiore, per il tempo necessario all’aggiudicazione della gara pubblica in corso. E per evitare episodi di inquinamento legati al malfunzionamento dell’impianto, che possano compromettere la tutela degli interessi igienico-sanitari della collettività e della salute pubblica”. L’impresa dovrà occuparsi anche dei cinque impianti di sollevamento dei liquami.

L’intervento di ristrutturazione del depuratore, per un importo di 1 milione 342mila e 780 euro, è stato ultimato il 14 luglio del 2015, ad esclusione di alcune lavorazioni di piccola entità completate a metà settembre. L’impresa ha concesso al Comune l’utilizzo del depuratore, rimanendo essa sempre responsabile fino al collaudo del 19 novembre dello scorso anno. La messa in funzione del nuovo ciclo depurativo, a partire dal 17 settembre del 2015, è stata comunicata all’assessorato regionale all’Energia e dei Servizi di pubblica utilità e all’Arpa. Questi interventi sono serviti a ridurre drasticamente i disagi legati allo sversamento di fogna, in particolare in via Vespucci e sull’arenile, che si registra da anni con canonica puntualità. Ma ai lavori di ristrutturazione del depuratore non sono seguiti gli ammodernamenti di una condotta obsoleta. E ciò potrebbe essere causa di ulteriori disagi, non legati all’impianto. La durata proroga del servizio di gestione è stata siglata agli stessi patti e condizioni della precedente ordinanza.

Carmelo Caspanello