Anche la nomina dell’Oiv sotto la lente di ingrandimento. Gli interrogativi del consigliere Cucinotta

Dopo quella dei due dirigenti a tempo determinato, un’altra selezione effettuata dall’Amministrazione Accorinti finisce sotto la lente di ingrandimento. Stavolta a sollevare dubbi è la nomina dei tre componenti dell’Oiv (Organismo indipendente di valutazione),che ha il compito di misurare e valutare le performance dei dirigenti e dei dipendenti comunali. Con decreto sindacale n.1 del 2106, il sindaco Renato Accorinti ha affidato il ruolo di presidente a Ninni Artemisia, tra i fondatori dell’associazione Indietrononsitorna nata a supporto della giunta comunale e persona molto influente sulle dinamiche interne di Palazzo Zanca. Gli altri due componenti scelti sui 67 candidati che hanno presentato il curriculum sono Maria Angela Caponetti, dal 2012 segretaria generale della Provincia regionale di Messina e Gustavo Barresi, professore di economia aziendale dell’Università di Messina (vedi qui).

A chiedere di fare chiarezza su tanti interrogativi è il consigliere comunale dei Progressisti democratici Nicola Cucinotta, il quale in una interrogazione indirizzata al primo cittadino sostiene che non era obbligatorio nominare l’Oiv , mette in dubbio la legittimità della nomina di Artemisia e solleva perplessità circa il ruolo affidato al segretario/direttore generale Antonio Le Donne.

« L’OIV – scrive Cucinotta – non è un organismo obbligatorio e ciò lo afferma, ben argomentato, il parere del 30 maggio 2011, n. 325 della Corte dei Conti della sezione regionale di controllo per la Lombardia, nel quale si legge testualmente che “il DLgs 150/2009 non prevede alcun obbligo a carico degli enti locali di applicare, nemmeno per via di principio, l'articolo 14, che disciplina appunto gli OIV”. In definitiva, l'adeguamento del proprio ordinamento comunale alla previsione contenuta nell'art. 14 del DLgs 150/2009 costituisce una facoltà e non un obbligo».

Quanto all’individuazione di Artemisia come presidente, il consigliere Cucinotta spiega che «nella delibera n. 12 del 2013 del C.I.V.I.T (ora ANAC), nella quale vengono stabiliti i requisiti del Presidente e dei componenti dell’O.I.V., al punto 3.2 si legge: “si deve evitare la scelta di componenti alla soglia del collocamento a riposo" e ancora "deve escludersi che possono essere nominati componenti che abbiano superato la soglia dell’età della pensione"».

Secondo l’esponente del Civico Consesso, «non può non destare perplessità la nomina a Presidente dell’O.I.V del dottor Ninni Artemisia , in quiescenza dal 1 Gennaio 2016

« Ai sensi della legge 24 giugno 2014 n. 90, meglio chiarito con la circolare interpretativa n.6/2014 a firma della Ministro Madia – evidenzia Cucinotta – i soggetti in quiescenza non possono avere né incarichi, né cariche nelle P.A. Alla luce del parametro normativo, il Dottor Artemisia può senz'altro svolgere il ruolo di Presidente, ma solo a titolo non oneroso e per un anno. Essendo invece prevista una lauta remunerazione, la nomina siffatta parrebbe palesemente in contrasto col dettato normativo succitato».

Il consigliere ricorda, inoltre che «per i tre componenti designati nell'organismo in questione è stato previsto un compenso pari ad euro 162.586,62»

Alla luce di quanto esposto, Cucinotta interroga Sindaco per sapere: «di quali criteri selettivi si sia avvalso il Sig. Sindaco per la selezione dei componenti dell'O.I.V. tra una rosa di ben 67 candidati, e se dunque la stessa sia stata operata secondo canoni di imparzialità e oggettività, nell'interesse esclusivo dell'Ente e non anche per "promuovere sul campo" un amico del Sig. Sindaco e della sua Giunta, perseverando nell’utilizzare un metodo arcaico che nella cosiddetta rivoluzione accorintiana potrebbe trovare la denominazione di “feudalismo amorale”».

Vuole inoltre sapere «se ritiene che la figura del Direttore/Segretario Generale (già indicato Responsabile Unico del Procedimento) sia compatibile anche con il ruolo di Presidente della Commissione di Valutazione dei curricula» e se l’O.I.V così costituito sia oggi indispensabile, considerate le pietose e asfittiche condizioni delle casse comunali».