Si chiude il progetto “Bussola”. Formazione per il reinserimento dei detenuti

Domani mattina, alle ore 09,30, presso la Sala Consulta della Camera di Commercio di Messina avrà inizio il
Convegno di chiusura del progetto Bussola – Orientamento ed inserimento sociale e lavorativo di soggetti
adulti in esecuzione penale.

Alla presenza del Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di Palermo dott. Maurizio
Veneziano, alla presenza del Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale della Famiglia Dott.ssa Maria
Antonietta Bullara e alla presenza dei Direttori degli Istituti penitenziari di Messina Dott. Calogero Tessitore,
e Giuseppa Carbone e Barcellona P.G. Dott. Nunziante Rosania, saranno presentati i risultati delle attività di
orientamento, counseling e formazione conseguiti nei 24 mesi di progetto.

Alla realizzazione dell’iniziativa oltre all’Associazione Team Project (capofila di progetto) hanno partecipato l’Azienda Speciale Servizi alle Imprese (Camera di Commercio di Messina), la Confesercenti Provinciale di Messina, la Commissione provinciale per l’emersione del lavoro non regolare, la Coop. Sociale Lilium, la Coop. Sociale Progetto Sociale, l’Associazione di Volontariato In Opere e l’Associazione di Volontariato LAM.

Sette i corsi di formazione portati a compimento per un totale di 2.800 ore di formazione. Le figure professionali formate sono state: Operatore Copy editor, operatore impaginatore grafico, Operatore Sartoria professionale, operatore Call center, operatore Florovivaista, operatore archivista bibliotecario, operatore dell’igiene e della pulizia. Oltre settanta docenti, dieci tutor, sei psicologi e più di venti professionisti delle diverse aree economiche e sociali sono stati coinvolti per il raggiungimento degli obiettivi progettuali.

Tre le istituzioni coinvolte, la Casa Circondariale di Messina Gazzi, l’OPG di Barcellona e l’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna di Messina.

Più di trecento detenuti interessati alle attività formative di orientamento e counseling. Il progetto è stato finanziato dall’Assessorato regionale della Famiglia attraverso il Fondo Sociale Europeo e le risorse economiche del Ministero del Lavoro.