Violenza sessuale su due minorenni, in manette i nonni dei bambini e un 30enne amico di famiglia

Violenza sessuale di gruppo aggravata dall’età delle vittime inferiore ai dieci anni, pedopornografia e riduzioni in schiavitù. Sono le accuse contestate ai nonni di due bambini che con la complicità di un trentenne avrebbero abusato sessualmente di due bimbi che che oggi hanno 12 e 13 anni, fino al 2009 quando le piccole vittime sono state allontanate dalla casa dei nonni. I bimbi, un maschietto e una bambina, avevano 4 mesi il primo e poco più di un anno la femminuccia quando la loro mamma è morta nel 2001. Il padre non era in condizioni di accudire i due figli avuti della moglie e così il tribunale ha affidato il neonato e la sorelline alle cure dei nonni materni. Ma in quella casa nel quartiere degradato che sorge in pieno centro sotto via La Farina, i piccoli invece di crescere tra l’amore dei nonni sono stati picchiati e violentati dai quei nonni che si sono rivelati degli orchi. E le violenze venivano estese anche a terzi in cambio di denaro quando non venivano filmate o fotografate sempre in cambio di soldi.
Da oggi quei nonni orchi, lui di 65 anni lei 50 anni, insieme a un trentenne amico di famiglia si trovano al carcere di Gazzi.
Non hanno pronunciato parola mentre venivano ammanettati dagli agenti della sezione di Pg della Polizia di Stato. I provvedimenti cautelari sono stati siglati dal gip Maria Giovanna Vermiglio su richiesta del sostituto Liliana Todaro.

A raccontare gli orrori subiti sono stati gli stessi bambini che nell’agosto del 2009, quando sono stati allontanati dalla casa dei nonni avevano 9 anni la bimba e 8 il fratellino. I Giudici del Tribunale per i Minorenni hanno disposto che venissero trasferiti in una comunità di tipo familiare dopo aver letto la documentazione prodotto dagli assistenti sociali. I bimbi frequentavano la scuola saltuariamente, andavano alle lezioni con abiti sporchi, carenti in igiene personale e ai controlli effettuati è emerso che non erano stati sottoposti ad alcuna vaccinazione.

Dopo qualche tempo alla casa famiglia i bambini hanno manifestato i loro problemi, assumendo atteggiamenti particolarmente indicativi di un disagio psicologico. A poco a poco, ormai al sicuro e lontani dai nonni, i due bambini che oggi hanno 12 e 13 anni hanno cominciato ad aprirsi con le responsabili del centro e hanno raccontato le sofferenze fisiche, morali e gli abusi di natura sessuale che avevano dovuto subire per anni.
Oggi dopo le indagini gli orchi si trovano dietro le sbarre.