Seda un suo paziente e poi gli ruba soldi e carta di credito: ecco chi è l’infermiere ladro

Si chiama Lorenzo Leardo, ha 42 anni ed è un infermiere messinese l’uomo che, da ieri sera, si trova in stato di fermo poiché accusato di aver rapinato un paziente dopo avergli somministrato una flebo di benzodiazepine, sostanza con effetto sedativo. Una storia dai connotati quasi paradossali quella che, sabato pomeriggio, ha visto come scenario il reparto di pneumologia dell’Ospedale Papardo di Messina, presso cui l’infermiere presta servizio.

A far scattare le indagini svolte in maniera velocissima dagli agenti delle Volanti, e coordinate dal Sostituto Procuratore Francesco Massara, è stata la denuncia presentata dalla vittima della rapina, un messinese di 70 anni la cui sfortuna è stata quella di incappare nelle mani di Leardo.

I FATTI. Con abilità, sabato pomeriggio, Leandro ha comunicato al suo paziente di volerlo spostare di stanza poiché in quella in cui si trovava la luce notturna non funzionava, mentre nella nuova tutto sarebbe stato funzionante e, in più, non ci sarebbe stato il disturbo di nessun altro paziente, dato che era vuota. E’ così che la povera vittima decide di chiamare i figli per annunciar loro il cambio di stanza, così sarebbero potuti andare a trovarlo più tardi. Un’ora e mezza dopo, intorno alle 18.30, quello che ritrovano i figli è però sconcertante: l’uomo in stato più che confusionale e talmente intontito da non riconoscerli.

Ci vorrà un po’ perché il settantenne riprenda il controllo della situazione e, soprattutto, inizi a ricordare quel che è accaduto. E’ così che, in breve tempo, lui stesso ricostruisce quel pomeriggio, dal cambio di stanza all’iniezione della flebo che, a detta dell’infermiere, lo avrebbe aiutato a star meglio. La vittima ricorderà anche come Leardo gli avesse raccomandato di non parlar con nessuno di quella flebo, dato che era un trattamento di favore, “una cortesia”. In realtà, come poi verrà accertato, si trattava di benzodiazepine, una sostanza con effetto sedativo in alcun modo prevista nella terapia del paziente e potenzialmente pericolosa, soprattutto se somministrata a persone debilitate.

Dalle indagini è poi emerso che Leardo ha fatto tutto questo con l’unico obiettivo di sottrarre al suo paziente sia 100 euro che la carta di credito. I poliziotti hanno ricostruito l’intera vicenda, puntando i riflettori su un uomo che, di fatto, aveva già avuto dei precedenti per reati contro il patrimonio e non era nuovo ad episodi del genere, come il furto di carte di credito. Sembrerebbe infatti che l’infermiere sia responsabile anche di altri diversi episodi di furti avvenuti all’interno dell’ospedale Piemonte. Già ieri l’azienda ne ha disposto la sospensione cautelare dal servizio. (Veronica Crocitti)