Mentre si pensa al Polo materno, gravi carenze di organico in ginecologia

Mentre si continua a discutere di futuro, di chiusura o non chiusura, di Polo materno infantile e ipotetici centri di eccellenza, all’ospedale Piemonte si fanno i conti con ciò che oggi non funziona. Perché se da un lato va bene puntare lo sguardo avanti, dall’altro è doveroso garantire nel presente servizi e assistenza alla popolazione. A lanciare l’allarme sono i sindacati Cisl, Fials, Anaao, Uil, Cimo, Aaroi, che denunciano la grave e pericolosa carenza di organico di dirigenti medici presso l’Unità di Ostetricia e Ginecologia del Piemonte. Lo hanno segnalato più volte anche alla Direzione Aziendale, ma senza ricevere a tutt’oggi alcuna risposta risolutiva. Così hanno deciso di alzare la voce per accendere i riflettori sul problema.

Abramo (Cisl), Arbuse (Fials), Currò(Anaao), Macrì (Uil), Nunnari (Cimo), Picone (Aaroi), spiegano che su un organico di 11 dirigenti medici e di 1 Primario, in atto, sono presenti, oltre al primario, solo 6 medici, obbligati ad assicurare la presenza H24, senza poter fruire di riposi o ferie estive, mentre su 14 + 1 ostetriche previste, ce ne sono in servizio 5 + 2 con contratto in scadenza.

Con questa dotazione non è possibile assicurare gli ambulatori specialistici (gravidanza fisiologica, prevenzione oncologica, ecografie) che nonostante tutto restano aperti, la normale assistenza ai 16 posti di degenza (sempre occupati) e l’enorme mole di lavoro di sala parto, sala operatoria ed emergenza ostetrico-ginecologica.

Per far capire ancora meglio le difficoltà di operare in questa situazione i medici-sindacalisti fanno parlare i numeri: nel periodo 1-21 luglio 2014, cioè nei primi 20 giorni di questo mese, si sono effettuati 100 ricoveri, 52 parti, 80 interventi chirurgici, 350 accessi alle attività ambulatoriali e 400 accessi al Pronto soccorso ostetrico-ginecologico. La carenza di organico però crea disagi sia per la salute psico-fisica degli operatori, sia per la sicurezza delle degenti e dei nascituri. Le organizzazioni sindacali chiedono un provvedimento urgente e condiviso per una risoluzione della gravissima problematica che interessa operatori cittadini.

Intanto non si spegne il dibattito sul futuro dell’ospedale Piemonte e la questione sbarcherà a Palazzo Zanca. E’ stata fissata per lunedì alle 10 la seduta aperta del Consiglio comunale per discutere della trasformazione dello storico ospedale di viale Europa.