Frazzica: “Ad un Pd moderno non serve un apparato dominato da un clan familiare”

Continua il dibattito scaturito dall’intervista di Pippo Campione a Tempostretto a proposito della gestione del Pd messinese. Dopo gli interventi dell’ex sindaco Franco Providenti e di Lucia Tarro Celi si registrano quelli di Giovanni Frazzica e del segretario dell’Idv Salvatore Mammola, che sottolineano d’aver da tempo posto l’accento sulle anomalie della città dello Stretto.

Frazzica, componente della Direzione provinciale del Pd ricorda di essere stato il primo a lanciare l'allarme sulla situazione anomala del Partito democratico di Messina diramando una lettera aperta a"urne aperte" nel corso delle primarie per la scelta dei candidati alle elezioni nazionali del 30 Dicembre 2012: "Il ruggito di Campione e le preoccupazioni espresse da Lucia Tarro Celi e da Providenti – dice Frazzica – nascono probabilmente dal sospetto che Genovese voglia occupare, servendosi del suo apparato e del metodo delle primarie, anche lo spazio delle elezioni amministrative. Alla logica di un Partito democratico moderno non serve un forte apparato dominato da un clan familiare, ma un partito normale e pluralista in cui la cittadinanza possa esercitare liberamente il diritto alla partecipazione politica".

Analoghe riflessioni fa il segretario cittadino dell’Idv Salvatore Mammola, unendo il filo invisibile che c’è tra le Politiche e le amministrative e quindi “due primarie”, anzi tre se ci mettiamo anche le primarie per il candidato premier nelle quali Messina ha portato in dote a Bersani una percentuale che definire bulgara è un eufemismo, oltre il 75% delle preferenze.

“Finalmente non sono più il solo a dire che il Pd messinese è gestito in modo padronale da Francantonio Genovese: adesso personaggi del calibro di Pippo Campione, Franco Provvidenti e Lucia Tarro- scrive- intervengono sulle metodologie antidemocratiche con le quali viene gestito il partito in città. Purtroppo il reale problema di chi si appresta a votare sia alle politiche che alle amministrative per il Pd è quello di essere consapevole che col proprio voto alimenterà il potere dei padroni del Pd che lo useranno per schiacciare, come fatto finora, le poche persone libere che sono all’interno di questo partito. Dico questo perché tutto ciò condiziona anche le alleanze del Pd con il nostro partito anche a Messina.
Capisco anche Bersani al quale verrà complicatissimo dichiarare l’impresentabilità di questi potentati del Pd Messinese, visto il gran numero di voti presi alle primarie ed alle regionali. Però è chiaro che all’interno del Pd c’è un problema di democrazia che condiziona tutto il centrosinistra. A Grioli che chiede le primarie, chiedo: gli piace vincere facile? Si confronti prima con le altre anime del partito e si creino condizioni e regole che non avvantaggino solo chi è sotto l’ala protettrice di Genovese. Altrimenti evitiamo primarie farsa!”.

Il segretario cittadino del Pd, Grioli, che ha già replicato a Campione, Providenti e Tarro Celi e che a questo punto sta diventano il “naturale” bersaglio delle polemiche aggiunge a proposito di Mammola: “a parte le chiacchiere mi chiedo quali proposte abbia avanzato”. E’ indubbio comunque che le imminenti Politiche stiano scatenando, in una direzione o in un’altra, polemiche legate sia all’interno degli equilibri del Pd, che all’interno della coalizione di centro-sinistra.

Rosaria Brancato