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Ottobrata e non solo: la luce di Apollo-Michele in autunno

Questo che stiamo attraversando è un periodo speciale: siamo sotto l’equinozio d’autunno (23 Settembre quest’anno), il giorno in cui – dopo l’estate dominata dalle ore diurne, queste sono diminuite – la notte e il dì hanno la stessa durata.

“Quando si aumenta”

Così inizia l’autunno, che significa “(quando) si aumenta”; questo perché, mentre prima i frutti erano nella terra e noi non avevamo niente, ora li abbiamo colti e sono in nostro possesso, perciò siamo ricchi.

Questa è un’altra delle date che fu ricoperta dalla Chiesa con una solennità cristiana non appena prese il potere nell’Impero Romano; è forse l’unico caso però in cui una festa è stata del tutto asportata – slegandola dai giorni dell’equinozio (21-24 Settembre) – e addirittura frammentata.

È possibile comunque ricondurre a tale transizione stagionale la festa in onore di San Michele Arcangelo, il 29 Settembre; questo era l’anniversario della dedicazione all’Arcangelo Michele della prima basilica presso Roma.

San Michele

Oggi la ricorrenza di San Michele non è più di tanto seguita in Sicilia, ma nell’uso popolare si possono ancora rintracciare preghiere apposite ed è anche festa patronale a Caltanissetta e Palazzolo Acreide, e festa in: Acireale, Bisacquino, Canicattini Bagni, Grammichele, Palermo, San Michele di Ganzaria, Ribera, Sciacca.

e Mabon

Michele, Principe degli Angeli, campione dell’Altissimo e vincitore di Satana: era necessaria una figura di luce da celebrare in questo periodo, un’entità giovanile per sostituirne un’altra – qual è Mapono fra i Celti, dal quale la festa è detta Mabon –; cercando colui che dalle nostre parti fu sostituito, la situazione si complica.

Infatti non c’è memoria di grandi festività che cadessero nella vicinanza dell’equinozio d’autunno, salve due che però appaiono strettamente nazionali ma celebrano entrambe Apollo: ad Atene il 7 Boedromione (che curiosamente può agganciarsi anche al 29 Settembre) le Boedromie, in memoria del soccorso prestato dal dio al re Teseo contro le Amazzoni in Anatolia, a Roma il 23 Settembre in ricordo della dedicazione al dio del tempio in Campo Marzio, fra l’altro compleanno di Cesare Augusto; a ciò si aggiunge che in Grecia, in Macedonia e nell’Egeo i mesi intersecanti il Settembre romano erano intitolati ad Apollo.

Michele-Apollo

E di solito Michele è usato per sostituire Apollo: egli è Febo, il dio luminoso che presiede al dì, l’artista per eccellenza e guerriero, l’uccisore del drago Pitone ed elargitore di profezie, colui che affligge e colui che cura.

Il motivo di ricercare un nume luminoso sotto l’equinozio d’autunno è che presto le giornate saranno sempre più dominate dall’oscurità, perciò sarà necessario cullarsi nella protezione di qualcuno che possa rischiararla. Probabilmente, data la compresenza di ben due solennità analoghe nello stesso periodo in luoghi diversi, nel bacino del Mediterraneo la celebrazione apollinea equinoziale era molto più diffusa di quanto sembrerebbe. Tutt’oggi in Sicilia San Michele è celebrato con fasto nei soli luoghi di Caltanissetta e Palazzolo Acreide, non a caso con qualità mediche.

Un’usanza dei giorni nostri che potrebbe anche essere ricollegata alla silenziosa festività equinoziale è quella dell’Ottobrata, che ne riprende forse l’aspetto gastronomico e profano.

Come detto, il carattere del nume luminoso non è l’unico a ricorrere in Settembre: va sempre rammentato, soprattutto per noi Siciliani, che questo è il momento in cui Persefone saluta Demetra: la dea fanciulla, dopo avere passata l’estate insieme alla dea madre, ora deve tornare nel ventre della terra a ricongiungersi con il suo sposo Plutone: sarà tempo di gelo e di paralisi, ma gravidanza di nuova prosperità.

Con la speranza che possiate godervi le prossime venture Ottobrate, vi auguriamo buone feste!

Daniele Ferrara