Scerbatura, incontro chiarificatore tra Comune, Ato3, Messinambiente e quartieri. Chiamata in causa anche la Provincia

«I lavoratori dI scerbatura appaltati alla Società Cooperativa Sociale SRL Universo ed Ambiente, per un importo di 16 mila euro, andranno a completare gli interventi che già stiamo eseguendo in città. Sta operando il personale di Messinambiente, i 28 lavoratori dell’Ato3 e a breve potremo anche contare sull’inserimento dei cassintegrati». Sono dichiarazioni all’insegna della tranquillità e del “comune accordo” quelle dell’assessore all’arredo urbano Elvira Amata, in merito alla gestione verde cittadino. Una serenità ritrovata, almeno in apparenza, rispetto ad una questione, quella appunto del decoro e della pulizia della città, che rappresenta uno dei fronti più caldi della gestione amministrativa. Perché, in fondo, ma non poi tanto, l’immagine è importante e Messina per rifarsi il look di fatica ne deve fare tanta.

Dicevamo però delle ritrovata serenità. Determinante a tal proposito, sembra essersi rivelata la conferenza di servizi, voluta dal presidente del IV quartiere Francesco Quero, per discutere con tutti i soggetti coinvolti, Messinambiente, Ato3 e, appunto, assessorato, una linea comune di intervento. «Sono stata subito d’accordo nell’idea di sederci tutti a un tavolo per discutere il da farsi – afferma la rappresentante della giunta – perché bisogna cercare di superare quella limitante ottica delle competenze che tanti problemi ha procurato negli ultimi mesi, sempre a discapito della città». Nel corso dell’incontro i quartieri hanno, per l’ennesima volta, fatto presente le priorità di ciascun territorio, sia nelle zone centrali che nelle periferie. proprio per cercare di venire incontro alle esigenze delle circoscrizioni, anche nel corso della conferenza è stato confermata a partire da settembre (come già anticipato), la presenza di una squadra di Messinambiente, composta da cinque persone, per ciascun quartiere. I rappresentanti del consiglio circoscrizionale, di concerto con l’amministratore unico Armando di Maria, fisseranno un elenco di interventi da effettuare durante la settimana, evitando così che le condizioni delle strade oltrepassino le soglie dell’indecenza, come spesso è invece accaduto negli ultimi mesi.

Un punto che sembra aver trovato tutti d’accordo, nonostante i malumori che spesso “serpeggiano” tra Ato3 e Messinambiente, anche per quegli interventi di scerbatura che su carta spettano alla società d’ambito, ma che poi in certi casi vengono eseguiti dalla società di raccolta rifiuti con o senza disposizioni che provengano “dall’alto”. E, regole a parte, meno male che ciò sia avvenuto.

Ad essere chiamati in causa in occasione dell’ultimo incontro non sono stati solo rappresentanti di comune e “dintorni”, ma anche la Provincia Regionale di Messina, cui spetterebbe la gestione di zone ben precise, su tutte quella di Capo Peloro, abbandonata all’incuria più totale, e la Strada Panoramica dello Stretto. «Nei prossimi giorni – ha affermato la rappresentante della giunta Buzzanca – mi incontrerò con l’assessore provinciale competente per stabilire in che termine Palazzo dei Leoni debba intervenire per assolvere i propri compiti. Abbiamo inviato una lettera al presidente Ricevuto e il giorno dopo abbiamo avuto risposta». Nella missiva, sottoscritta dall’assessore Amata e dal presidente Quero in rappresentanza della Conferenza dei Presidenti di circoscrizione, si chiede che Palazzo dei Leoni dia un contributo in termini di risorse umane, attraverso ad esempio l’impiego dei cantonieri, intervenendo però non solo sulla base delle competenze territoriali ma anche nei siti di interesse turistico.

Nei prossimi giorni, dunque, si attendono ulteriori sviluppi, nel frattempo, sul fronte dei servizi di scerbatura, sembra si possa parlare di un periodo di tregua…almeno fino alla prossima “interrogazione”. (ELENA DE PASQUALE)