Pedaggio Messina Nord, adesso Biancuzzo si rivolge al sindaco Accorinti

Si potrebbe anche prendere una delle note degli anni scorsi e la differenza non si noterebbe. Da tempo il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, si batte più di ogni altro per l’eliminazione del pedaggio allo svincolo di collegamento con Orto Liuzzo e Ponte Gallo, zone all’estrema periferia nord di Messina. La bretella serve anche la vicina Villafranca ma ricade totalmente all’interno del Comune di Messina. E’ per questo che, così come avviene per gli altri svincoli della tangenziale, tantissimi cittadini richiedono a gran voce di poter transitare gratuitamente. Ed invece tocca sborsare 1 euro e 20 centesimi ad ogni passaggio, che si traduce in un esborso di 2 euro e 40 centesimi per un’andata e ritorno e di 4 euro e 80 centesimi per chi percorre due volte al giorno la tratta, soprattutto per questioni lavorative. In quest’ultimo caso, facendo un rapido calcolo, su una media di 22 o 23 giorni feriali, si sfora il costo di 100 euro mensili destinati solo a tale scopo.

Biancuzzo ricorda che la distanza tra lo svincolo di Giostra e quello di Orto Liuzzo è di poco più di 8 chilometri, mentre tra Giostra e Tremestieri è di 12 chilometri. Nel primo caso, però, è necessario sborsare 1 euro e 20 centesimi, nel secondo il transito è gratuito. “Una disparità inspiegabile – afferma il consigliere – che grava su tutti i messinesi, che in particolare nel periodo estivo si recano nelle località balneari della riviera tirrenica cittadina. Ma non solo: al danno si aggiunge la beffa perché gli incolonnamenti sono sempre in agguato visto il restringimento della carreggiata”.

Nello scorso mese di luglio, il vicepresidente del Cas, Antonino Gazzara, aveva spiegato al nostro giornale i motivi dell’impossibilità economica di eliminare un pedaggio che al Consorzio Autostrade frutta una cifra compresa tra i 2 milioni e 700mila e i 2 milioni e 800mila euro l’anno, ricordando anche che lo stesso Consorzio paga al Ministero la concessione per quel tratto. L’unica soluzione sarebbe dunque un intervento ministeriale.

Così Biancuzzo chiama in causa, oltre che il presidente del Cas, Rosario Faraci, anche il sindaco Renato Accorinti, al quale chiede “un incontro per comunicare le problematiche sopra riportate e valutare insieme la possibilità di eliminare il pedaggio all’uscita ed all’entrata sulla tangenziale dallo svincolo di Ponte Gallo. Considerato che il territorio è completamente in ginocchi ed il turismo è notevolmente diminuito – conclude il consigliere – sono sicurissimo che molti vacanzieri rinunciano a recarsi nei bellissimi villaggi della riviera nord anche a causa del pagamento della tangenziale”.