Politica

Palacultura, priorità alla musica e 50 date “bloccate” dal Comune: le possibili novità

MESSINA – Il regolamento per la concessione del Palacultura, in vista del bando per l’esternalizzazione, sarà modificato. Era stato già annunciato durante la quinta commissione consiliare guidata da Raimondo Mortelliti ed è stato ribadito oggi, con una sessione congiunta della quinta e della terza commissione di Emilia Rotondo. Presenti gli assessori al Patrimonio, Roberto Cicala, e agli Eventi, Massimo Finocchiaro. Si tratta di una fase preliminare, visto che ancora non è stata predisposta la delibera per le modifiche al regolamento, ma gli assessori hanno voluto comunque rispondere ai consiglieri, tentando di risolvere dubbi e perplessità.

Priorità alla musica, il punto ristoro e le date del Comune

Tra le modifiche principali ci saranno la priorità all’attività musicale, anche in risposta all’appello lanciato dalla Filarmonica Laudamo pochi giorni fa (qui l’articolo), il punto ristoro e la possibilità per il Comune di “tenere per sé” una cinquantina di giorni l’anno, per i propri eventi o per cederli a esterni Finocchiaro spiega: “C’è una clausola di salvaguardia per le associazioni concertistiche, che avranno priorità per l’attività musicale. E poi abbiamo aggiunto che sarà prevista l’installazione di un punto ristoro, con uno spazio dedicato per il consumo. Non si potrà andare in giro mangiando patatine all’interno del Palacultura”. L’assessore poi prosegue, ribadendo la possibilità di tenere le 50 date: “Ma se le date non saranno sfruttate potremmo decidere se cederle a terzi”. È questo il passaggio più discusso dell’esternalizzazione. Il Comune comunicherà 15 giorni prima alla società che si aggiudica la gestione la data da tenere libera”.

La cifra annuale: “36.500 euro + Iva”

E Cicala, nel rispondere ai consiglieri che hanno manifestato le proprie perplessità: “Sulle date non saremo rigidi, faremo in modo che l’articolo sia gestibile. In poche settimane sarà predisposta la delibera di modifica e potremo discutere insieme ogni articolo”. Il dubbio manifestato da più parti (e non soltanto dalle opposizioni) è che un bando in cui ci sia la possibilità di “perdere” alcune date a 15 giorni dall’evento stesso possa scoraggiare le società interessate alla gestione dal partecipare alla gara. Tra i dettagli trapelati anche il costo: “La cifra prevista è di 36.500 euro l’anno oltre l’Iva”.