Il Comune impiegherà trecento cassintegrati per scerbatura, manutenzione e vigilanza

Trecento lavoratori cassintegrati, iscritti nelle liste del Centro dell’Impiego di Messina, 200 con qualifica di operaio generico e 100 di operaio specializzato, garantiranno al Comune di Messina «l’ottimizzazione dei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia ambientale che territoriale». Ne è convinto il sindaco Buzzanca e ne è ancor più convinta la giunta che ieri ha esitato il provvedimento per l’approvazione delle cinque schede progettuali per l’impiego dei lavoratori rimasti senza occupazione, “reclutati” sulla base di quanto previsto dalla legge n°468 dell'1 dicembre 1997 sulla disciplina sui lavori socialmente utili. L'articolo 7, in particolare, prevede l'utilizzo diretto dei «lavoratori titolari del trattamento straordinario di integrazione salariale, del trattamento di indennità di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione». I cassintegrati saranno impiegati con mansioni della durata di sei mesi (ovviamente rinnovabili) e dovranno coprire 20 ore settimanali. Unici costi a carico del Comune il pagamento delle assicurazioni e degli oneri previdenziali. Vediamo nel dettaglio cosa prevede ciascuna delle schede progettuali: 1)Tutela e decoro delle aree pubbliche mediante il potenziamento delle attività di pulizia e manutenzione conservativa e straordinario; 50 unità con qualifiche di operaio generico, operaio specializzato in scerna ture e manutenzione verde, cantoniere. 2) Interventi inerenti la viabilità, la segnaletica stradale, la toponomastica: 50 unità; qualifica di operaio generico(edile 3) Interventi di piccola manutenzione edile, elettrica, idraulica, di falegnameria e impiantistica in generale in aree e/o edifici pubblici; 50 unità con qualifiche di operaio generico, edile, elettricista, idraulico, falegname 4)Servizi di custodia e sorveglianza di ville, parchi e impianti sportivi; 50 unità con qualifiche di custode/sorvegliante 5) Servizi di notifica atti e documenti amministrativi e recapito comunicazioni: n° 50 unità, 25 impiegati d’ordine, 25 autisti. Basta dare un’occhiata veloce agli ambiti e alle qualifiche sopraelencate per caprie come Palazzo Zanca, almeno nelle intenzioni, sia riuscito a colmare tutte quelle lacune, in termini di personale e forza lavoro, che spesso e volentieri hanno messo in discussione l’esistenza servizi minimi per il benessere della cittadinanza, dalla pulizia ordinaria per le strade e nelle ville, agli interventi di manutenzione, che finora sono stati quasi sempre eseguiti tramite affidamenti esterni. La delibera approvata ieri mattina capovolge invece la situazione perché, utilizzando un’espressione più volte utilizzata a Palazzo Zanca, molti servizi verrannp gestiti “in house”, senza ciò far ricorso ad esterni E tuttavia quantità non sempre è sinonimo di qualità: sarà infatti necessario valutare se e quali competenze, i lavoratori presenti negli elenchi del Centro dell’Impiego e a breve sottoposti a valutazione da parte della commissione esaminatrice (nominata dal dirigente dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco), composta da tre dipendenti comunali, possono disporre rispetto ai ruoli chiamati a ricoprire. In molti dei progetti previsti dalla giunta, sono infatti indispensabili precise e specifiche qualifiche in mancanza delle quali è impossibile garantire un buon servizio. Ma su questo aspetto sarà solo il tempo e soprattutto il lavoro a poter dare una risposta. Il servizio denominato “Unità operativa di manutenzione ambientale e territoriale” , costituito all’interno dello Staff dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, sarà affiancato da un gruppo di lavoro che coordinerà i necessari adempimenti tecnico-amminustrativi connessi con il funzionamento della suddetta Unità operativa, in cui componenti saranno scelti, con successivo atto di gestione, tra il personale, oltre che dell’Ufficio di Gabinetto, del dipartimento Urbanizzazioni Primarie e Secondarie, Indagini geognostiche e Arredo urbano, nonché tra personale e strutture di Società Partecipate del Comune di Messina. Un progetto ambizioso che da un lato permetterà al Comune di poter garantire, almeno stando alle carte, servizi minimi più efficiente a costo praticamente zero, venendo così incontro più facilmente alle esigenze della cittadinanza, ma che al tempo stesso rischia di scatenare più di qualche polemica tra le file delle organizzazioni sindacali e non solo…(ELENA DE PASQUALE)