Ex Province, in attesa della riforma infinita è ancora incerta la sorte del personale

La riforma delle Province è stata annunciata da Crocetta due anni fa. Nel frattempo, nel maggio 2013 mandò a casa li organismi rappresentativi eletti dai territori, sostituendoli con commissari di sua nomina. Due anni dopo, mentre il governo Renzi porta a casa la riforma delle Province targata Delrio la Sicilia non è riuscita a varare alcuna norma, restando impantanata con grave danno per le sorti delle ex Province che non sono ancora ex ma non sono neanche ufficialmente Liberi Consorzi. A pagarne le conseguenze, oltre ai cittadini, è anche il personale che non sa quale sorte avrà, mentre gli unici dati certi sono gli allarmi che vengono dagli Enti locali intermedi ormai sull’orlo del default. Messina non fa eccezione, le risorse sono ridotte all’osso e l’incertezza di una riforma non ancora completa peggiora le cose sul piano delle competenze e delle funzioni. Palazzo dei Leoni sta cercando le soluzioni, attraverso ad esempio la vendita dei beni immobili, per far quadrare una situazione finanziaria critica, ma il nodo (in mano alla Regione) riguarda il destino del personale. Argomenti affrontati in assemblea con i sindacati, mentre nei prossimi giorni si cercherà di lavorare materialmente, di concerto con le altre ex Province, sul fronte risorse. Giovedì è previsto il sit-in di protesta dei dipendenti, lasciati da due anni in balia di un’incertezza che sta diventano un’ombra cupa senza possibilità di luce.