Futuro in bilico per i precari, la FP CGIL chiede un incontro a Palermo

A Palazzo dei Leoni continua a tenere banco la questione dei precari. Lo sforamento del patto di stabilità 2013 (vedi correlato) ha messo in agitazione contrattisti e sindacati. E,così , stamattina si è tenuta l’assemblea dei lavoratori a tempo determinato indetta dalla FP CGIL per decidere le modalità di mobilitazione: secondo il sindacato, infatti, il mancato rispetto dei parametri imposti dalla legge costituisce “un limite invalicabile per la stabilizzazione dei dipendenti precari”.

Dura la reazione della segretaria generale della FP CGIL Clara Crocè: “E’ allucinante quanto accaduto alla Provincia Si sottopone un atto in cui viene messo in evidenza l’importantissimo ruolo dei lavoratori con contratto a tempo determinato, se ne chiede la prosecuzione del rapporto di lavoro, per poi scrivere che si è sforato il patto di stabilità. Una vera e propria presa in giro, con cui palazzo dei Leoni spera di “lavarsi la coscienza”.

Il sindacato stigmatizza fortemente il comportamento dei dirigenti, “che in questi anni sono andati a Palermo per discutere delle problematiche dell’ente, senza essere però riusciti a concludere nulla”.

Nel corso dell’assemblea, a cui ha partecipato anche il responsabile territoriale della Fp Cgil, Francesco Fucile – è intervenuto il commissario Filippo Romano, il quale ha delineato la situazione riguardo il futuro delle province e ha cercato di rassicurare i precari, affermando che il problema relativo allo sforamento del patto di stabilità riguarda solo l’anno 2013 e non riguarderà il 2014. Romano ha ribadito che lo sforamento del patto di stabilità 2013 è stato causato dagli 8 milioni di debiti pregressi con avvocati (vedi sempre correlato) e dalle partecipate.

Sul fronte della stabilizzazione, Romano ha dichiarato che intende portare avanti le procedure a breve-medio termine. La FP CGIL, però, ha messo in evidenza che “la legge prevede che in caso di sforamento non può avvenire né stabilizzazione né proroga dei contratti e il termine ultimo sarebbe quello di dicembre 2014”.

Il sindacato, quindi, ha già predisposto una richiesta d’incontro all’assessore Valenti e alla dirigente Corsello per individuare una soluzione condivisa. Sul fronte messinese – sottolinea la Crocè si apre quindi una nuova complicata vertenza, resa ancora più ostica dal quadro normativo ancora tutto in via di definizione.