Bocciata in commissione la liquidazione dell’Atm

Quando approderà in consiglio comunale non lo farà con un bel biglietto da visita, il piano di “salvataggio” dell’Atm. La delibera, predisposta dalla giunta Buzzanca, che prevede in particolare la messa in liquidazione dell’azienda trasporti, è stata esitata con parere negativo dalla commissione Partecipate di Palazzo Zanca. Una bocciatura che non ostacolerà la discussione in consiglio comunale, ma che rappresenta non certo il migliore degli inizi per il lungo iter politico-amministrativo del piano stesso. «Non si può votare a scatola chiusa la messa in liquidazione di un'azienda, senza aver chiari i progetti dell'Amministrazione», è il commento di Nello Pergolizzi​, presidente della commissione Partecipate. Una ulteriore chiave di lettura della votazione la dà il presidente della commissione Bilancio, Giuseppe Melazzo dell’Udc: «Sono tanti i dubbi che fa sorgere il piano predisposto dall’Amministrazione, su tutti la mancanza di tempi certi, con l’impressione che alla fine il tentativo sia quello di passare la patata bollente a chi verrà dopo, rinviando di fatto il problema. Il voto negativo? Avevamo chiesto che fosse il sindaco stesso a relazionare ma non s’è fatto vedere. E’ sempre presente in commissione Ponte, dove può avere un po’ più di possibilità, ma quando ci sono da affrontare problemi gravi di natura amministrativa si guarda bene dal partecipare».

I passaggi chiave del piano (i dettagli QUI) prevedono la messa in liquidazione dell’Atm, primo passaggio da compiere proprio con la delibera esitata negativamente dalla commissione, un accordo Comune-sindacati sulla forza lavoro dell’azienda, la realizzazione di un nuovo piano della mobilità e la nascita di una o più aziende nuove che svolgano le attività fin qui messe in opera dall’Atm. Il tutto dovrebbe avvenire entro 20 mesi dall’approvazione in consiglio comunale della prima delibera, che adesso dopo il parere negativo della commissione approderà in aula. Molti, dunque, gli step, anche in Consiglio. E il primo passaggio lascia intendere che la strada sarà tutta in salita.