Il caso del software che ha paralizzato il Comune: la toppa, il buco e l’inefficienza della macchina amministrativa

Nel complicato universo burocratico del Comune di Messina, anche un software può diventare un ostacolo per il regolare pagamento degli stipendi e un caso simbolo del malfunzionamento della macchina amministrativa. Per capire quanto inceppata sia questa macchina, basti vedere ciò che è accaduto nelle ultime settimane in quel di Palazzo Zanca, dove in data 31 dicembre 2015, è scaduto il servizio di manutenzione ed assistenza del software di gestione economico finanziaria e stipendi, gestito dalla Inventa Engineering Srl .

In un ente con un apparato amministrativo efficiente, la naturale scadenza di un contratto non avrebbe comportato alcun disagio né certamente spese impreviste. Così però non è stato al Comune di Messina. Solo il 31 dicembre, cioè il giorno della scadenza dell’affidamento del servizio alla ditta di cui sopra , il segretario/direttore generale Antonio Le Donne ha formalizzato l ‘individuazione del nuovo gestore, ovvero la società INF.OR Srl.

Il passaggio da un gestore all’altro e i tempi per l’implementazione del nuovo software hanno causato un blocco temporaneo del servizio, impedendo l’accreditamento degli stipendi e seminando il panico tra i dipendenti del Comune e delle partecipate. Il clima di tensione sorto per i ritardi nei pagamenti delle mensilità, destinato a trasformarsi in un vero e proprio stato d’ agitazione, ha costretto l‘amministrazione comunale – dopo un intenso scambio epistolare e diversi incontri con i vertici della società – a prorogare il contratto alla Inventa Engineering Srl .

Tutti passaggi vengono ripercorsi nelle determina dirigenziale del 1 febbraio a firma del ragioniere generale Antonino Cama, nella quale viene sottolineata «l’opportunità di procedere con urgenza ad un affidamento alla Ditta Inventa Engineering Srl per tutte le attività di chiusura dell’esercizio 2015 il cui mancato svolgimento comporterebbe un danno grave e certo al Comune di Messina».

Secondo quanto scritto nel provvedimento, la proroga è stata fatta quindi per evitare un danno all’ente. Soffermandoci sull’aspetto economico dell’intera operazione, tale tesi sembra tuttavia essere smentita dai numeri. La proroga dell’affidamento alla Inventa Engineering Srl sino al 29 febbraio 2016 (quindi meno di due mesi) costerà infatti al Comune 28mila euro più 6.160,00euro di iva , per un totale di 34.160,00 euro. Cifra di poco inferiore a quella che l’ente dovrà sborsare nell’arco di un intero un anno per trasferire il servizio nella mani del nuovo gestore. Nelle determina datata 31 dicembre 2015 e firmata dal segretario/direttore generale Le Donne, viene stabilito che per l’acquisizione di licenze d’uso e manutenzione del software della Contabilità finanziaria, l’assistenza e l’aggiornamento, alla società INF.OR Srl sarà riconosciuto, per la durata di un anno , un importo di 39mila euro iva esclusa.

Se è vero com’è vero che Il nuovo affidamento è certamente economicamente vantaggioso per l’ente (l'affidamento all'Inventa aveva un costo annuo di 132mila euro) , sembra altrettanto inconfutabile che se il Comune si fosse mosso per tempo, senza ridursi all’ultimo giorno utile per individuare il nuovo gestore di un servizio così importante, anzi vitale , non si sarebbe resa necessaria la proroga urgente alla Inventa Engineering Srl . Palazzo Zanca avrebbe quindi potuto evitare di prelevare dalle proprie casse asfittiche 34mila euro.

Il caso del software è la dimostrazione che quando la macchina amministrativa si inceppa o non funziona come dovrebbe i danni ricadono sui cittadini.

Danila La Torre