Casse vuote e servizi essenziali a rischio: necessari oltre 100mln di anticipazioni di tesoreria in meno di 2 settimane

Due delibere in meno di 15 giorni per chiedere anticipazioni di tesoreria che superano i 100milioni di euro. Il Comune- che è ancora sprovvisto del bilancio di previsione 2015 e si trova in gestione provvisoria (vedi qui) è con l’acqua alla gola. A rischio ci sono anche i servizi essenziali.

Per far fronte ad una situazione che diventa ogni giorno più complicata, la giunta Accorinti – proprio in questi giorni alle prese con le proteste dei lavoratori dei servizi sociali e delle mense scolastiche – chiede ancora una volta aiuto al tesoriere Unicredit.

Con delibera n.6 del 12 gennaio, l’esecutivo di palazzo Zanca ha infatti dato via libera ad anticipazioni di tesoreria pari a 42.172. 186, 00 euro, che vanno ad aggiungersi ai 63.258.279, 96 euro autorizzati con delibera n.792 del 31 dicembre, per un totale di 105.430.465, 96 euro. Una cifra altissima che testimonia quanto drammatica sia la situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca. Anche la giunta Accorinti ammette le enormi difficoltà, allorquando nel provvedimento spiega senza troppi giri di parole: «l’attuale periodo di crisi finanziaria ha creato forti sofferenze di cassa per gli Enti Locali in generale ed in particolare per questo Ente, che rischia di non poter far fronte a pagamenti indifferibili ed urgenti, compromettendo il regolare svolgimento dei servizi essenziali per la collettività amministrata».

La maggiore anticipazione sarà utilizzata per far fronte alle spese indifferibili ed urgenti o che possano arrecare gravi danni per l’ente e la collettività.

Trovandosi con le casse vuote, la giunta Accorinti ha deciso di sfruttare la possibilità offerta dalla legge di stabilità 2016, che proroga sino al 31 dicembre 2016 il ricorso alle anticipazioni di tesoreria fino ad un massimo di cinque dodicesimi ( la norma è di tre dodicesimi) delle entrate accertate nell’ultimo bilancio approvato. Con la delibera di dicembre era stata effettuata una anticipazione nella misura di 3/12 delle entrate accertate e risultanti dal conto consuntivo 2014, con la delibera del 12 gennaio l’ anticipazione è «pari ai 2/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio»

Ovviamente il continuo ricorso alle anticipazioni – per il quale la Corte dei Conti da anni bacchetta il Comune – non sarà a costo zero e come specificato nel provvedimento approvato da sindaco ed assessori , «al pagamento delle spese necessarie per interessi si procederà con separato provvedimento , mediante prelievo dall’apposito intervento e Peg che sarà previsto nel Bilancio di previsione dell’esercizio 2016».

Strettamente correlato alla delibera n.6, vi è un altro provvedimento finanziario approvato sempre il 12 gennaio dalla giunta Accorinti , la quale – così come prevede la legge – ha deciso di utilizzare, in termini di cassa, entrate vincolate per il finanziamento di spese correnti , anche se provenienti dall’assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa Depositi e Prestiti per un importo non superiore all’anticipazione di tesoreria disponibile per l’anno 2016.

Per discutere della disastrosa condizione economica di Palazzo Zanca e dell’assoluta mancanza di liquidità, con tutte le conseguenze che ne derivano, il presidente della commissione bilancio, Carlo Abbate, ha convocato per domani pomeriggio una seduta straordinaria, alla quale sono stati invitati il vice-sindaco ed assessore al bilancio Guido Signorino, il ragioniere generale Antonino Cama ed il Collegio dei revisori dei conti.

Danila La Torre