Gettonopoli, “niet” dal Riesame: ai consiglieri resta l’obbligo di firma

È un rigetto netto quello del Tribunale del Riesame nei confronti delle richieste dei consiglieri comunali coinvolti in Gettonopoli. Alla “istanza” di revocare l’obbligo di firma dopo e prima ogni seduta di commissione consiliare, il collegio del Riesame ha risposto con 12 secchi no, uno per ciascuno.

Il Tribunale ha quindi confermato integralmente la misura adottata dal Gip Maria Militello, non concedendo aperture ai difensori, gli avvocati Nino Favazzo, Enzo Grosso, Ciccio Rizzo, Tommaso Autru e Salvatore Versaci.
Ieri i legali hanno discusso a lungo. Hanno cominciato poco prima delle 13 ed hanno concluso intorno alle 16.30, mettendo sul piatto diverse le contestazioni relative ai criteri adottati dalla Procura per individuare i consiglieri che avrebbero vuotato l norme sulla partecipazione alle sedute di commissione e alla relativa indennità, il gettone di presenza appunto.

Dall’altro lato il PM Diego Capece Minutolo ha ribadito le ragioni dell’accusa ed ha prodotto nuovi verbali, informando che per sei dei 12 consiglieri che hanno l’obbligo sono in corso delle ulteriori verifiche. Verifiche relative alla modalità di assolvimento degli obblighi, cioè come e quando hanno firmato prima e dopo le riunioni, come richiesto dal Giudice. Sotto la lente le firme di Angelo Burrascano, Giovanna Grifó, Carlo Abbate, Benedetto Vaccarino, Paolo David, Pio Amadeo.

Alessandra Serio