Gli stipendi dei dirigenti comunali nel mirino dei consiglieri Lo Presti e Sturniolo

I dirigenti comunali finiscono nel mirino dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo. Con una lunghissima e documentata interrogazione indirizzata al sindaco Accorinti, al Collegio dei revisori dei conti, All’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), alla Corte dei Conti Regione Sicilia, all’A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anti Corruzione) ed al Ministero degli Interni , Dipartimento Affari Interni e Territoriali puntano l’attenzione sulla retribuzione di posizione, finalizzata a valorizzare il ruolo organizzativo svolto dal dirigente in relazione alle funzioni attribuite e alle connesse responsabilità gestionali e sulla retribuzione di risultato, correlata all’effettivo grado di raggiungimento degli specifici obiettivi annuali preventivamente definiti dall'amministrazione.

LE PREMESSE NORMATIVE

Lo Presti e Sturniolo spiegano che il CCNL del 23 dicembre 1999, successivamente integrato, costituisce la norma di riferimento in materia di indennità di posizione e di risultato, tra loro strettamente connesse, perché il Fondo da cui si attinge è il medesimo .

Gli Enti devono provvedere annualmente alla costituzione del Fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato del personale dirigente.

I risultati devono essere accertati secondo il vigente sistema dei controlli interni e solo in presenza di tale accertamento, l'Ente può decidere un adeguamento delle disponibilità del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato. Solo se l’aumento delle risorse è correlato a reali, stabili e significativi incrementi dei servizi e, quindi, delle competenze e delle responsabilità delle funzioni dirigenziali interessate, lo stesso potrà essere confermato e consolidato anche negli anni successivi.

COSA ACCADE A PALAZZO ZANCA

Con Delibera Commissariale n. 685 del 25/11/2004 è stata adottata la nuova struttura Organizzativa dell’Ente. Le amministrazioni che si sono susseguite dal 2004 in poi non hanno provveduto alla nuova pesatura delle posizioni in virtù della riorganizzazione prevista dalla delibera 685 e, pertanto, con Determina n. 67 del 2008 a ciascun dirigente è stato corrisposto un acconto di € 500,00 mensili per tredici mensilità, decorrenti dall’1 gennaio 2005, nelle more che il Nucleo di “Valutazione procedesse alla nuova graduazione della retribuzione di posizione”.

“Detto acconto – scrivono Lo Presti e Sturniolo – risulterebbe sospeso con nota prot. n. 12314 del 26/06/2009 del Ragioniere Generale, nella considerazione che al luglio 2009 il Nucleo di Valutazione non aveva ancora provveduto alla nuova graduazione della retribuzione di posizione”. Tuttavia – continuano i due consiglieri comunali – nonostante quanto disposto dalla nota del ragioniere generale, con nota del 21 ottobre del 2014 il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, comunicava che la retribuzione di posizione dei dirigenti ,prevista nell’importo annuo dal CCDI Area Dirigenza, viene erogata per tredici mensilità.

Nel suddetto contratto (CCDI), l’importo della retribuzione di posizione massima spettante alla dirigenza è stato aumentato del 10% per i dirigenti che ricoprono l’incarico di Capoarea e pertanto, l’importo massimo diventa pari ad € 66.672,10 per tredici mensilità.

LA COSTITUZIONE DEL FONDO

La principale anomalia sta nel fatto che, a Palazzo Zanca, il Fondo viene costituito ad esercizio già ampiamente in corso o concluso e ciò – denunciano Lo Presti e Sturniolo – denoterebbe un problema, in considerazione del fatto che la retribuzione per i dirigenti è subordinata, in una certa percentuale, anche al raggiungimento dei risultati che dovrebbero essere connessi ad obiettivi predeterminati ed oggetto di successiva valutazione. In qualche esercizio, come ad esempio 2009 e 2010, il fondo viene costituito nei mesi conclusivi dell'anno, nel 2007 e 2008 l’anno successivo e per gli anni 2005 e 2006 non sono stati costituiti.

Lo Presti e Sturniolo scrivono che la costituzione del Fondo, in assenza della contrattazione decentrata e della deliberazione di approvazione della Giunta, è stata ritenuta dall’Ente sufficiente all’erogazione delle retribuzioni accessorie e spesso sostitutiva dell’acquisizione del prescritto parere del collegio dei revisori dei conti in ordine alla compatibilità economico finanziaria delle risorse, in quello che sembrerebbe un chiaro contrasto con la disciplina legislativa e contrattuale;

A ottobre 2014 è arrivata conferma dalla Segreteria Generale che nel corso degli anni 2012 e 2013 non si sono tenute sedute di incontri con le organizzazioni sindacali per la costituzione dei Fondi per la Dirigenza.

Secondo i consiglieri Lo Presti e Sturniolo, “il ritardo nella stipulazione del contratto integrativo espone, infatti, l'Ente al rischio di retroattività dell’erogazione di trattamenti accessori ed in particolare dei compensi premiali. Ciò – sottolineano – che è ritenuto inammissibile dalla Corte dei Conti”.

Per i due ex accorintiani, “procedere ad una valutazione annuale di obiettivi assegnati nel mese di dicembre, risulta un problema serio e delicato, in considerazione del fatto che il tempo riservato ai Dirigenti per il raggiungimento degli obiettivi è ridotto a pochi giorni, venendo a mancare i presupposti sui quali appare fondato il funzionamento del modello adottato dall’Ente per la valutazione dei Dirigenti;

L’INDENNITA’ DI RISULTATO

I procedimenti relativi all’approvazione delle valutazioni dei risultati conseguiti da Dirigenti negli anni dal 2005 al 2009, esitate dal Nucleo di Valutazione nominato con determina sindacale n. 120 del 10 settembre 2008, non risultano conclusi in quanto l’allora sindaco Buzzanca non ha adottato i provvedimenti di approvazione riferiti a ciascuna delle suindicate annualità. Conseguentemente – spiegano Lo Presti e Sturniolo – ai Dirigenti valutati sono state corrisposte parziali anticipazioni delle indennità di risultato correlate ai punteggi conseguiti, la cui quantificazione – tenuto conto di eventuali conguagli positivi o negativi – è demandata al Dirigente dell’Area Economico Finanziaria. Tale situazione ha dato luogo a numerosi contenziosi, alcuni ancora in itinere, e diffide.

I consiglieri Sturniolo e Lo Presti scrivono inoltre che per gli anni 2010, 2011 e 2012, i Nuclei di Valutazione pro tempore non hanno ritenuto di dover procedere all’approvazione delle valutazioni per le motivazioni riportate nelle relazioni conclusive rassegnate all’Amministrazione; negli anni 2010 e 2011 gli obiettivi venivano assegnati nel mese di dicembre, cioè a conclusione dell’anno da valutare, cosicché il tempo riservato al raggiungimento degli obiettivi era ridotto a pochi giorni, venendo a mancare i presupposti sui quali si fonda il modello adottato dal Comune per la valutazione dei Dirigenti.

Arrivando ai giorni più recenti, con nota n. 232211 del 21 ottobre 2014 è stato segnalato che per la nuova struttura determinata con delibera di giunta n.1040 del 20 dicembre 2013 non sono state effettuate le relative pesature, per cui la retribuzione di posizione viene corrisposta secondo il precedente organigramma.

“Dal 2013 ad oggi – sottolineano i due rappresentanti del Consiglio comunale – in assenza di nomina del OIV non sono state evidentemente redatte e, quindi ,approvate le relazioni valutative”.

I QUESITI

Alla luce di quanto rappresentato nel loro lungo documento, Lo Presti e Sturniolo chiedono ai destinatari dell’interrogazione “se si ritiene legittimo concludere l'iter di erogazione delle indennità di risultato e di posizione pregresse ai dirigenti; e in che modo sono state superate le criticità fin qui evidenziate e quale eventuale fatto documentale è avvenuto”.

IL RUOLO DI LE DONNE

Uno dei tormentoni che il sindaco Accorinti ripeteva spesso all’inizio del suo mandato era quello di voler rivoluzionare la macchina amministrativa, per renderla efficiente attraverso una riorganizzazione degli uffici ed un più efficace utilizzo dei 19 dirigenti comunali. A tale scopo richiamò a Messina Antonio Le Donne, affidandogli il doppio ruolo, e il doppio stipendio (190mila euro all’anno) di segretario generale e direttore generale. In questa seconda veste, Le Donne avrebbe il potere di porre fine alle anomalie denunciate dai consiglieri Lo Presti e Sturniolo. Ma dopo due anni, siamo ancora al all’ avviso pubblico per la nomina dei componenti l’Organismo di valutazione indipendente, anzi in realtà al secondo avviso pubblico (vedi qui). Per il resto, non c’è traccia della rivoluzione annunciata.

Danila La Torre