Mense e bilanci, Accorinti investe Eller di un ruolo pubblico e “politico”. L’esperto: «Bisogna andare oltre i cavilli»

«Se un ospedale non avesse il bilancio, non curerebbe i malati?». La tesi dell’amministrazione Accorinti, secondo cui il Comune può prorogare il servizio mensa, non obbligatorio per legge ma comunque essenziale per le finalità sociali che persegue , trova nell’esperto del Centro Studi Enti Locali, Luca Ellen Vainicher, il principale fautore. C’era lui, infatti , accanto al sindaco Renato Accorinti e all’assessore Patrizia Panarello – nella conferenza stampa improvvisata nei corridoi di Palazzo Zanca all’ora di pranzo – a spiegare perché, anche in assenza del bilancio, il servizio di refezione scolastica può , anzi deve essere garantito. «Stiamo parando di un servizio che rientra nell’assistenza scolastica e come tale non può essere bloccato per mancanza del documento economico -finanziario». Da qui il suo paragone con i bilanci degli ospedali e l’assistenza ai malati.

In una veste più consona a quella di un assessore al bilancio che non a quella di un consulente, teoricamente arrivato in riva allo Stretto per formare il personale ed assistere i dirigenti comunali, Eller – autorizzato dal sindaco a fornire le spiegazioni tecniche ed investito di fatto di un ruolo pubblico e “politico”- è andato anche oltre l’aspetto delle mense, analizzando la fase di stallo che sta vivendo il Comune per non avere approvato il previsionale 2015 entro il 31 dicembre: «Il Comune non deve più pensare al 2015, siamo nel 2016 e deve amministrare pensando al nuovo esercizio. E’ ovvio che non si possono fare spese superflue, ma ci sono servizi che non devono essere sospesi».

Il super esperto toscano, già diventato persona di riferimento per la giunta Accorinti , ha inoltre sottolineato come il Comune di Messina non sia l’unico ente ad essere ancora sprovvisto del previsionale 2015: «l’armonizzazione dei bilanci ha reso più complicato il percorso e ci sono ritardi anche in altri comuni siciliani, ma non per questo l’attività degli enti si è paralizzata, bisogna andare oltre i cavilli». Anche rispetto ai limiti imposti dall’art.163 del Testo unico degli enti locali, in virtù del quale un ente in gestione provvisoria(qual è il Comune di Messina) può sostenere solo spese obbligatorie e quelle che se non effettuate potrebbero causare danno erariale, l’interpretazione di Eller è molto “free”: «bisogna andare oltre certi tecnicismi e guardare al risultato che si vuole raggiungere. Nessuno accuserebbe mai il Comune di non aver rispettato le regole aver dato un pasto caldo ai bambini».

«Dobbiamo pensare a risolvere i problemi seri, senza perdere in tempo in questioni che meritano maggior pragmatismo», il consiglio finale del super consulente, che in tal senso sta già “indottrinando” dipendenti e dirigenti comunali nelle ore di formazione previste dall’accorso con il Csel.

Intanto , nonostante la teoria “elleriana” – secondo cui è possibile amministrare normalmente anche in assenza dello strumento finanziario più importante – c’è chi – dall’esterno – continua puntare il dito contro l’amministrazione Accorinti per le inadempienze sui bilanci. Giambattista Coltraro, capogruppo all'Ars di Sicilia Democratica giudica la mancata presentazione del bilancio di previsione 2015 un «fatto d'incredibile gravità che genera la paralisi dell'attività amministrativa. Siamo di fronte ad una carenza istituzionale che compromette la credibilità del piano di riequilibrio, che già appare pregiudicato dall'ennesima richiesta di revisione da parte del Ministero».

Coltraro fa sapere che chiederà «all'assessore regionale agli Enti Locali di verificare la situazione finanziaria del Comune di Messina e, in aggiunta, l'attivazione delle procedure previste dalla legge per risolvere tale grave situazione e verificare se ci siano presupposti per un commissariamento del Comune di Messina, con ovvio scioglimento anticipato della Giunta Accorinti».

Danila La Torre