Pronta la versione bis del consuntivo 2013. Chiuderà con un DISavanzo di oltre 2 milioni di euro

In dirittura d’arrivo le versione bis del consuntivo 2013. Che -salvo sorprese dell’ultimo momento – chiuderà con un DISavanzo di circa 2,5milioni di euro (esattamente come il consuntivo 2012, periodo Buzzanca-Croce), capovolgendo così la situazione inizialmente prospettata dall’assessore al bilancio e vice-sindaco Guido Signorino e con conseguenze anche sul piano di riequilibrio.

«Si presenta alla città di Messina un bilancio nuovamente in attivo dopo due anni di deficit ripetuto (si ha infatti un avanzo di circa 6,5 milioni di euro)..». Era il 21 giugno scorso quando Sigonrino comunicava, urbi et orbi, l’approvazione da parte della giunta del consuntivo 2013, annunciando «un importante adempimento i cui dati confermano la solidità del percorso di risanamento finanziario dell’Ente avviato lo scorso anno».

Da quel comunicato sono trascorsi più di tre mesi e quanto accaduto in questo lasso di tempo smentisce le dichiarazioni entusiastiche di Signorino. Ancora oggi, il Comune di Messina non ha neanche formalmente adottato il rendiconto, perché dopo la stroncatura da parte dei revisori dei conti – che hanno riscontrato ben 13 criticità – il documento contabile è tornato negli uffici della Ragioneria di Palazzo Zanca, per il necessario “restyling”.

Il 26 settembre scorso è arrivata anche la diffida del commissario ad acta Antonio Garofalo, indirizzata non nei confronti del Consiglio Comunale ma della Giunta, chiamata ad «approvare il relativo atto entro e non oltre i tre giorni dalla scadenza del termine concesso alla Ragioneria Genarle (15gg ndr), avvertendo che in difetto provvederà sostitutivamente». Così scriveva testualmente il funzionario regionale, subito dopo la riunione avuta con i consiglieri ed i rappresentanti dell’amministrazione (vedi correlato).

Il maxi-emendamento che l’amministrazione si è impegnata a presentare per rimodulare il documento contabile (pratica non proprio usuale) secondo le indicazioni dei revisori Zaccone, Basile e Zingales è quasi ultimato e dagli uffici cominciano a trapelare le prime notizie. Oltre a chiudere con segno meno, il consuntivo consegnerà- e questa è una notizia positiva – un ente non più strutturalmente deficitario. Questo perché diversa rispetto a quella dei revisori è l’interpretazione da parte dell’amministrazione del parametro 6, che riguarda le spese del personale delle partecipate, secondo i revisori da conteggiare nel documento contabile di palazzo Zanca, secondo la giunta invece no. Entrambe le tesi sono supportate da varie sentenze e quindi entrambe le parti sono rimaste sulle proprie posizioni iniziali.

La Giunta ha invece fatto marcia indietro sui fitti e sui residui attivi considerati sovrastimati dal Collegio dei revisori. Nella nuova versione del consuntivo 2013 è stata compiuta una sorta di “epurazione”, che ovviamente ha fatto scendere il totale delle entrate, lasciando invariato quello delle uscite, determinando il disavanzo d’amministrazione.

Tra le novità del consuntivo 2013 “bis” c’ è l’inserimento del debito fuori bilancio prodotto dall’affidamento – senza previsione dei relativi costi extra in bilancio – dello smaltimento dei rifiuti per il quarto trimestre 2013 alla società che gestisce la discarica di Motta S. Anastasia (CT). Il debito fuori bilancio in oggetto è stato quantificato dal dirigente in € 789.561,31.

Il consuntivo versione seconda sarà probabilmente meno “entusiasmante” ma certamente più realistico della prima versione. Una volta pronto ed approvato dalla giunta, il maxi-emendamento che rivisita il rendiconto passerà prima ai raggi X del Collegio dei revisori dei conti e poi approderà in Consiglio Comunale, ovviamente dopo il passaggio obbligato in Commissione Bilancio.

A consiglieri comunali spetterà l’ultima e definitiva parola

Danila La Torre