Nel valzer delle deleghe al sindaco Accorinti rimane solo la pace. I “casi” Perna e Mantineo

Nuovo assessore e nuovo valzer delle deleghe. Con l’arrivo in giunta del comandante di traghetti Sebastiano Pino, il sindaco Renato Accorinti ha proceduto ad una nuova rimodulazione delle deleghe assessoriali, lasciando per sé solo quella alle politiche della pace.

«Io faccio il sindaco e non volevo avere le deleghe, accentuerò il contatto con le persone perché il palazzo e l’amministrazione devono stare accanto alla gente» ha spiegato in conferenza stampa il primo cittadino, che si è spogliato anche della delega allo sport, passata nelle mani del neo assessore Pino.

«Non gli abbiamo appioppato niente, Sebastiano è un uomo di sport ed è la persona giusta», ha aggiunto Accorinti.

Oltre alle politiche delle sport e alle risorse del mare, al comandante di traghetti- dimessosi da presidente del Sasmant- andranno anche due deleghe pesantissime e di vitale importanza per la vita dell’Ente: patrimonio e politiche della casa, alias risanamento. La prima la eredita direttamente dal suo predecessore Filippo Cucinotta, la seconda gliel’ha passata l’assessore Sergio De Cola, che in questo nuovo giro di valzer prende in consegna protezione civile difesa del suolo e mantiene urbanistica; lavori pubblici; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili comunali adibiti a servizi, rete viaria e sotto servizi; autoparco comunale; rapporti con il consiglio comunale; piano per la razionalizzazione delle farmacie; sicurezza nei luoghi di lavoro

Deleghe invariate per il vice-sindaco Guido Signorino e Gaetano Cacciola, che insieme a De Cola sono le colonne portanti della giunta Accorinti. A Signorino restano: politiche finanziarie; rapporti con le società partecipate; città metropolitana; provveditorato ed Economato. Cacciola continuerà con Energia, mobilità, viabilità e trasporti; politiche per l’innovazione; rapporti con l’Europa; Fondi europei 2014-2020; polizia municipale.

Qualche novità si registra invece per l’assessore reggino Tonino Maria Perna, che pur vivendo oltre lo Stretto “conquista” la delega al decentramento, che presuppone un rapporto continuo e costante con il territorio e le circoscrizioni. Eredita dall’ex assessore Cucinotta le politiche giovanili e mantiene cultura e identità; spettacolo; valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico; toponomastica; sviluppo economico e turismo; marketing territoriale; beni archivistici; politiche di integrazione dell’Area dello Stretto e del Mediterraneo.

L’assessore Nino Mantineo continuerà ad occuparsi di politiche sociali e della salute; politiche del personale; avvocatura e contenzioso, a cui va ad aggiungersi anche la delega politiche delle migrazioni, che lo porterà inevitabilmente a confrontarsi con il prefetto Stefano Trotta, definito «scarso» in una uscita pubblica di qualche mese fa. Dichirazione che ha segnato l'inzio dello scontro istituzionale tra Comune e Prefettura.

All’assessore Daniele Ialacqua restano ambiente; interventi sanitario-ambientali; cimiteri; rifiuti; arredo urbano, verde e giardini; autogestione dei beni comuni; nuovi stili di vita; benessere degli animali ma acquisisce anche acquario comunale

Per l’assessore Patrizia Panarello nessuna nuova delega, proseguirà con pubblica istruzione; agricoltura, artigianato e commercio; SUAP; servizi a cittadino; Urp; attività promozionale prodotti tipici secondo i principi di sostenibilità; programmazione fiere, mercati, gruppi acquisto solidale, distretti di economia solidale; Reti di economia solidale e pari opportunità.

Danila La Torre