Vicina l’elezione dei revisori conti …. Buzzanca messo in minoranza dai consiglieri del suo partito

Lunedì mattina , alle ore 11, il Consiglio comunale tornerà a riunirsi. Primo punto all’ordine del giorno: elezione del nuovo collegio dei revisori dei conti. Il Civico Consesso dovrà scegliere i nomi dei tre componenti che andranno a comporre l’organo tecnico di Palazzo Zanca e prendere il posto di Roberto Aricò, presidente uscente e al suo secondo mandato, Domenico Maesano e Domenico Donato, rimasti in carica dal 2009 al 2012. In realtà, per Maesano, l’unico dei tre, si profila una riconferma: sul suo nome convergeranno gli 8 voti dell’Udc e, salvo sorprese e accordi sottobanco, la sua elezione dovrebbe essere scontata.

Resterà, invece, certamente fuori dai giochi Donato, eletto nel 2009 grazie ai voti del partito democratico e questa volta ”sponsorizzato” direttamente dal sindaco Giuseppe Buzzanca, che ha però dovuto fare i conti con il veto posto dagli ex Forza Italia, che lo hanno di fatto messo in minoranza – a Donato sarebbero andati solo i voti dei suoi fedelissimi ( Serra, Magazzù e forse Ticonosco) – e costretto a “ripiegare” sul nome proposto dagli stessi ex forzisti, Giancarlo Panzera, il quale sarà quindi il candidato ufficiale del Pdl. Se non ci saranno defezioni dell’ultimo momento, Panzera entrerà a far parte del nuovo collegio dei revisori.

Praticamente certa anche l’elezione del professionista scelto dall’opposizione. I voti del partito democratico confluiranno su Dario Zaccone. L’unico rischio in questo caso potrebbe essere rappresentato dalle assenze dei consiglieri del Pd, alcuni dei quali “frequentano” poco l’aula consiliare o si prestano a fugaci apparizioni. Tuttavia, tenuto conto che c’è da assegnare una poltrona, è possibile che tra i banchi del centro-sinistra si registri un insolito “pienone”.

Anche se tutti presenti all’appello, difficilmente i tre consiglieri del Fli riusciranno a far eleggere il proprio candidato Arturo Faraone. Si tratterebbe di un’impresa quasi proibitiva anche nel caso in cui il nome sponsorizzato dal partito di Fini venisse sostenuto dai cosiddetti “battitori liberi”, cioè quei consiglieri comunali appartenenti a partiti che non hanno i numeri per imporre nominativo e devono necessariamente accodarsi, per convinzione o anche solo per fare i guastafeste dell’ultima ora, alle decisioni altrui. Così ad esempio Tanino Caliò (Pid); Nino Carreri (Risorgimento messinese); Antonino Restuccia (Mpa), Ivano Cantello (Sicilia vera) e Piero Iannello, che ha recentemente lasciato il Pdl per aderire al Gruppo Misto. Per la resa dei conti, bisognerà attendere lunedì.

(Danila La Torre)