Tasi 2015: la Giunta approva le aliquote e sceglie come spendere i fondi. Rispuntano i servizi sociali

Anno nuovo, tasse vecchie. Anche in questo 2015 a rovinare i sonni dei cittadini ci saranno Imu, Tasi e Tari, introdotte lo scorso anno dalla Iuc, l’Imposta Unica Comunale. Anche in città inevitabilmente si ricomincia a parlare di imposte locali. Le tasche dei messinesi probabilmente piangono ancora per l’ultima rata della tassa rifiuti versata lo scorso 16 aprile, ma le scadenze incombono e dunque si inizia a gettare le basi del nuovo impianto delle tasse che anche i contribuenti messinesi saranno chiamati a versare nei prossimi mesi. Nessuna novità rispetto allo scorso anno, ci sarà l’Imu per le seconde case, la Tari per tutti che copre i costi del servizio rifiuti e la Tasi che finanzia i servizi indivisibili. E siccome tariffe e aliquote devono essere stabilite prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2015, al momento fissato al prossimo 31 maggio, la giunta Accorinti ha esitato la sua proposta tariffaria per la Tasi che adesso dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale.

Partiamo dunque dalle aliquote che non hanno subìto alcuna variazione rispetto alla Tasi 2014, così anche il fatto che, poiché la legge prevede che la somma di Imu e Tasi non può superare il tetto massimo previsto per l’Imu, e siccome per la condizione del Comune l’aliquota Imu è già al massimo, non saranno soggetti a Tasi gli immobili già sottoposti a Imu, diversi dall’abitazione principale.

Secondo quanto stabilito nel provvedimento esitato dalla Giunta l’aliquota è pari al 3,3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazioni principali (categorie catastali A2, A3, A4, A5, A6, A7) e le relative pertinenze intese, esclusivamente, quelle classificate nelle categorie catastali C2, C6 e C7, nella misura massima di una unità pertinenziale per ciascuna delle categorie indicate e per le unità immobiliari assimilate all'abitazione principale.

Restano in ogni caso escluse le abitazioni di categoria A1, A8 e A9 e le relative pertinenze. Detrazione di imposta per gli immobili adibiti ad abitazione principale, escluse le pertinenze limitatamente alle categorie catastali da A2 ad A7, nella seguente misura: relativamente alle unità immobiliari appartenenti alla categoria catastale A5 e per gli immobili la cui rendita catastale è compresa tra 0,00 e 100 euro si applica una detrazione fino a totale concorrenza dell'imposta dovuta; per quelli la cui rendita catastale è compresa tra 100,01 e 200,00 euro si applica una detrazione pari al 50 per cento dell'imposta dovuta; per quelli la cui rendita catastale è compresa tra 200,01 e 250,00 euro si applica una detrazione pari al 30 per cento dell'imposta dovuta; per gli immobili la cui rendita catastale è compresa tra 250,01 e 300,00 euro si applica una detrazione pari al 15 per cento dell'imposta dovuta.

Su questo fronte, considerato che non cambia nulla rispetto all’ultimo anno, non ci dovrebbero essere grossi problemi nel momento in cui la delibera di giunta approderà in aula. Nello stesso atto c’è però anche la tabella con la destinazione dei fondi che entreranno in cassa dalla Tasi. Si tratta di 9.608.453 euro, si prevedono dunque 800 mila euro in più rispetto al 2014, che saranno impiegati in servizi che vanno dalla manutenzione stradale al verde pubblico. Lo scorso anno fu accesissimo il dibattito in aula e non mancarono gli scontri a viso aperto tra consiglieri e amministrazione sulla scelta della destinazione degli introiti Tasi che vanno a finanziare i cosiddetti servizi indivisibili, quelli cioè di cui beneficia l’intera collettività. I consiglieri comunali smontarono totalmente la ripartizione che aveva stabilito la giunta Accorinti, ci fu anche il braccio di ferro sulla parte di fondi che erano stati destinati ai servizi sociali e che invece il Consiglio decise di dirottare su altri settori, salvo poi dover fare un passo indietro pochi mesi dopo perché c’era il rischio interruzione dell’intero comparto dei servizi sociali e servivano quelle somme.

Quest’anno, per evitare di perdere troppo tempo in aula e probabilmente per rispettare quelle che un anno fa erano state le volontà della stragrande maggioranza del Consiglio, la giunta non si è discostata troppo dalla ripartizione decisa dai consiglieri per la Tasi 2014. Le somme inserite per coprire i vari settori sono più o meno le stesse di quelle sancite lo scorso anno, ricompaiono anche i servizi sociali, per i quali è stato previsto 1 milione di euro. Potrebbero servire per finanziare quei famosi servizi di cui parla da mesi l’assessore Nino Mantineo, come il segretariato sociale e il centro diurno per anziani, bisognerà vedere se l’aula sarà d’accordo.

Vediamo dunque nel dettaglio come la giunta vorrebbe impiegare i 9.608.453 euro della Tasi:

850 mila euro per manutenzione strade, marciapiedi, piazze e illuminazione delegata alle circoscrizioni, in proporzione all'estensione territoriale; 120 mila euro per manutenzione verde delegata alle circoscrizioni; 1.358.453 euro per manutenzione strade, marciapiedi, ville, ponti di competenza dell'ente; manutenzione ville e verde pubblico (scerbature, potatura alberi, manutenzione radici, messa in sicurezza alberi) arredo urbano; 300 mila euro per la valorizzazione beni culturali; 500 mila per protezione randagismo; 1 milione per illuminazione pubblica; 550 mila euro per manutenzione griglie di scolo acque piovane; 1,8 milioni per protezione civile, difesa del suolo e salvaguardia ambientale torrenti; 600 mila per i mercati; 150 mila euro per sicurezza pubblica e vigilanza urbana (es. installazione di telecamere); 1 milione per i servizi sociali.

A questo punto bisognerà aspettare che la delibera approdi in aula per scoprire cosa intenderà fare questa volta il Consiglio.

Francesca Stornante