Regolamento fermo da 5 mesi perchè il dirigente non rilascia il parere, la verità di Lucy Fenech

Un dirigente di Palazzo Zanca si rifiuta di apporre un parere su una proposta di regolamento e una delibera resta intrappolata nei meandri della burocrazia per cinque mesi. E’ quanto sta accadendo alla delibera con cui la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso Lucy Fenech ha proposto l’introduzione del “Regolamento per il rilascio del contrassegno di parcheggio per disabili e delle concessioni di aree di parcheggio riservate”. Una delibera che aveva trovato il sostegno di altre colleghe d’aula, da Ivana RIsitano ad Antonella Russo, fino alla stessa presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile. Questo però a quanto pare non basta. Il dirigente del Dipartimento Viabilità del Comune Mario Pizzino non vuol saperne di rilasciare il parere di regolarità tecnica, positivo o negativo che sia, alla delibera istituita dalla capogruppo di CMdB. Un ostacolo che in questi cinque mesi ha bloccato l’iter del provvedimento che fino ad oggi non ha potuto neanche fare capolino in commissione, men che meno in Consiglio comunale.

In questi mesi più volte Lucy Fenech ha provato a smuovere il dirigente attraverso note indirizzare al Segretario e Direttore generale Antonio Le Donne, lo stesso Le Donne ha scritto più volte a Pizzino per intimare il rilascio di questo parere. Ma niente. Nell’ultima lettera giunta dal Dipartimento Viabilità, datata 12 settembre, Pizzino etichetta l’iniziativa di Lucy Fenech come “palesemente illegittima per il fatto che, secondo lui, “il Consiglio comunale non può autonomamente regolamentare materie per le quali tale attività è demandata allo Stato”. Per il dirigente ci sono altri due motivi per cui questa delibera sarebbe illegittima: “rappresenta una indebita ingerenza nell’autonomia in materia di atti gestionali del Dipartimento Comunale istituzionalmente competente” e “violazione della norma che, in forza della semplificazione amministrativa, vieta l’adozione di procedure che aggiungono disposizioni superflue e non necessarie, come nel caso in questione, essendo la materia già oggetto di regolamentazione”.

In effetti, al momento è in vigore la famosa determina sui parcheggi disabili firmata proprio da Pizzino e che tantissime polemiche scatenò dentro e fuori il Palazzo. In questi mesi l’amministrazione Accorinti ha corretto in due occasioni i limiti troppo restrittivi che quel provvedimento prevedeva, creando non poche difficoltà ai disabili e alle loro famiglie. Il regolamento Fenech voleva proprio andare oltre e provare ad andare incontro alle esigenze di questa fascia di popolazione, ma ad oggi è tutto bloccato.

Per questo la consigliera ha sentito l’esigenza di dire tutta la verità e spiegare perché è rimasto tutto fermo. "Ho avvertito la necessità di fare chiarezza e rendere pubblico l’iter di un provvedimento che impatta fortemente la vita di molti cittadini, di quella fascia di cittadini più fragile a cui bisogna dedicare maggior tutela. Molte associazioni che si occupano di disabilità e singoli cittadini mi hanno chiesto ripetutamente che fine avesse fatto il Regolamento, oggi mi sembra giusto dare risposte chiare a queste domande per non permettere che le legittime aspettative che abbiamo creato siano deluse e che quella Politica sana, in cui credo, venga mortificata".

La consigliera ha tirato fuori, con date alla mano, tutta la corrispondenza tra lei, il Segretario generale e il dirigente Pizzino, per spiegare cosa non ha funzionato. “Risulta evidente da tutta questa documentazione che si sono succeduti atti e comportamenti che hanno impedito uno svolgimento normale delle procedure amministrative, creando ostacoli alla possibilità di portare in aula la discussione del Regolamento. Si tratta di fatti ingiustificabili, che penalizzano l'attività di quanti si impegnano per dare una risposta concreta alle necessità dei cittadini” ha proseguito la consigliera che ha ribadito di aver voluto denunciare pubblicamente questo modo di fare "perché le responsabilità di quanto accade devono essere chiare; spesso si accusa la "politica" di non fare, io non accetto che mi si impedisca di lavorare nell'interesse dei miei concittadini”.

Dichiarazioni dure, chiare risposte ad alcuni passaggi inseriti nelle note dallo stesso Pizzino che ha messo nero su bianco di essere “sorpreso” dall’insistenza della consigliera comunale nel voler a tutti i costi approvare un provvedimento a suo avviso illegittimo, prendendo come “pretesto” la tutela dei disabili. Il dirigente non ha intenzione di rilasciare questo parere anzi ha detto al segretario Le Donne di intervenire direttamente assumendosene le responsabilità ed ha avvisato di essere eventualmente pronto a presentare un esposto all’Autorità Gudiziaria e alla Procura della Corte dei Conti, se ce ne sarà bisogno.

Una guerra senza esclusione di colpi. Lucy Fenech proprio ieri ha risposto punto per punto alle contestazioni del dirigente, attraverso una nota inviata a Le Donne, smontando tutti i motivi di presunta illegittimità esposti da Pizzino. La consigliera però tira le orecchie proprio al Segretario che in questi mesi si è solo limitato a dei richiami scritti, senza ulteriori azioni nei confronti del Dipartimento. Effettivamente, come anche sottolineato durante la conferenza stampa di oggi dal vicepresidente del Consiglio Nino Interdonato, il segretario potrebbe avocare a se l’emissione del parere o la firma dell’atto, come già fatto in altri casi.

Ad ogni modo, ad oggi, il risultato è il totale immobilismo di questo provvedimento. Restano ad aspettare i disabili che in questi mesi hanno anche collaborato all’iniziativa per cercare di dare in questo modo risposto ad una larga fetta di popolazione che già soffre tante difficoltà e restrizioni. Anche oggi c’era il delegato provinciale dell’Anglat, Francesco Vento, che in questi mesi ha più volte denunciato le troppe criticità della determina Pizzino sulla concessione degli stalli ai disabili (vedi articolo correlato). C’era anche Dino Smedile, consigliere del IV quartiere e promotore di una serie di battaglie per il diritto alla mobilità, che ha ribadito quanto sia restrittiva la determina Pizzino e che nei mesi scorsi insieme al Movimento Liberi cittadini disabili aveva presentato un’altra proposta di regolamento per i contrassegni ed i pass auto destinati ai diversamente abili.

Francesca Stornante