La vergogna del lungomare Ringo. Istituzioni incapaci di garantire pulizia. FOTO

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giovedì 09 Luglio 2015 - 07:36

Il consigliere della V circoscrizione, Giuseppe Cannistraci, traccia un quadro desolante a partire dai cestini stracolmi di rifiuti e dalle erbacce lungo tutto il percorso

Dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della città e invece è solo un ricettacolo di rifiuti ed erbacce. E’ la Messina che da anni volge le spalle al suo mare e anche quando vengono attuati interventi di riqualificazione non si riesce poi a mantenere un minimo di decoro. Il lungomare del Ringo è l’emblema di tutto questo. Sporadici interventi di manutenzione straordinaria perché di quella ordinaria non se ne vede neppure l’ombra.

L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, arriva dal consigliere della V circoscrizione, Giuseppe Cannistraci. “Questa bella passeggiata si trova in uno stato di degrado pietoso – scrive -. Partiamo dai giochi dei bambini. Tutti i tappetini di gomma divelti e accatastati, quasi pronti per essere trasportati furtivamente in un altro luogo. Tutti i cestini dei rifiuti stracolmi e straripanti di qualsiasi tipo di immondizia, sacchi interi di spazzatura buttati ai piedi dei cestini già ricolmi, contenitori di cartone per la pizza buttati qua e là dentro le fioriere e nelle vie di percorso del parco, pedane di legno, bottiglie, grossi sassi, sabbia e quant’altro possa sporcare i percorsi pedonali. Tutte le fioriere piene di cespugli e sterpaglie, erbacce cresciute in uno stato primitivo senza alcuna cura. Un percorso sporchissimo e sconnesso dalle varie voragini creatisi tra un marciapiede ed un altro, in quanto i mattoni si sono affossati nel terreno sabbioso. Non parliamo poi della spiaggia, dove gli pseudo pescatori hanno fatto sede ufficiale dello stazionamento delle proprie barche, riducendo lo spazio balneare a pochi tratti. Per finire, tre scarichi di fogna: il primo scende dalla via Brasile e sfocia sotto il distributore di benzina; il secondo da via Giuseppe Cacopardi fino al Circolo del Tennis e Vela; l’ultimo dal torrente Annunziata fino al mare”.

6 commenti

  1. Sono stato pochi giorni a Capo D’Orlando, ho girato per la cittadina e sono stato nelle sue spiagge, in massima parte libere: non ho visto una carta nelle strade e nelle spiagge e nemmeno una cicca, ripeto una, che facesse “occhiolino” fra la sabbia.
    Ipotizzando un efficace servizio di pulizia ogni 24 ore, se i cittadini di Capo D’Orlando fossero come i nostri, rimarrebbero loro le altre 23 ore della giornata per sporcare, ma evidentemente non è così. Riescono a mantenere pulito e non distruggono le attrezzature comuni, ciò anche senza la presenza costante di vigili urbani. Auspico quindi che si incrementino gli scambi (non solo culturali) fra le due città e che che il DNA orlandino si innesti in quello messinese e felicemente prevalga!

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  2. Sono stato pochi giorni a Capo D’Orlando, ho girato per la cittadina e sono stato nelle sue spiagge, in massima parte libere: non ho visto una carta nelle strade e nelle spiagge e nemmeno una cicca, ripeto una, che facesse “occhiolino” fra la sabbia.
    Ipotizzando un efficace servizio di pulizia ogni 24 ore, se i cittadini di Capo D’Orlando fossero come i nostri, rimarrebbero loro le altre 23 ore della giornata per sporcare, ma evidentemente non è così. Riescono a mantenere pulito e non distruggono le attrezzature comuni, ciò anche senza la presenza costante di vigili urbani. Auspico quindi che si incrementino gli scambi (non solo culturali) fra le due città e che che il DNA orlandino si innesti in quello messinese e felicemente prevalga!

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  3. FULGIDO ESEMPIO DI CITTA’ TURISTICA TRA LE PRIME 10 DI SCHIFO E NON DIGNITA’, CITTADINI CHE ODIANO ORDINE E PULIZIA. MESSINA E’ SEMPRE MESSINA, MA LA COLPA DI CHI E’? IL LASSISIMO LA TOLLERANZA (PAROLA VOMITEVOLE TANTO DI MODA E DI POLITICA ATTUALE PURTROPPO) MANCATO CONTROLLO DEGLI ADDETTI AI LAVORI SINDACI CHE PENSAVANO AL CALCIO (VEDASI ANNI 70-80-90 SPECIALMENTE) PERSONE VENUTE DA DOVE? IN DIALETTO SI DICE C….LI RINISCIUTI, HANNO DISTRUTTO QUESTA CITTA’. CHE VOLETE LA RESPONSABILITA’ E’ DI TUTTI. SOPRATUTTO DEI CITTADINI CHE, MI RISULTA, PAGANO PIU’ DI TASSE DI TASI E TARSU DELLE CITTA’ DEL NORD DOVE HANNO TUTTO OGNI GIORNO RIGUARDO LA PULIZIA, E NON ANDATE A PRETENDERE RISULTATI CONCRETI CON QUELLO CHE PAGATE. SILENSIO E SOTTOMESSI

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  4. FULGIDO ESEMPIO DI CITTA’ TURISTICA TRA LE PRIME 10 DI SCHIFO E NON DIGNITA’, CITTADINI CHE ODIANO ORDINE E PULIZIA. MESSINA E’ SEMPRE MESSINA, MA LA COLPA DI CHI E’? IL LASSISIMO LA TOLLERANZA (PAROLA VOMITEVOLE TANTO DI MODA E DI POLITICA ATTUALE PURTROPPO) MANCATO CONTROLLO DEGLI ADDETTI AI LAVORI SINDACI CHE PENSAVANO AL CALCIO (VEDASI ANNI 70-80-90 SPECIALMENTE) PERSONE VENUTE DA DOVE? IN DIALETTO SI DICE C….LI RINISCIUTI, HANNO DISTRUTTO QUESTA CITTA’. CHE VOLETE LA RESPONSABILITA’ E’ DI TUTTI. SOPRATUTTO DEI CITTADINI CHE, MI RISULTA, PAGANO PIU’ DI TASSE DI TASI E TARSU DELLE CITTA’ DEL NORD DOVE HANNO TUTTO OGNI GIORNO RIGUARDO LA PULIZIA, E NON ANDATE A PRETENDERE RISULTATI CONCRETI CON QUELLO CHE PAGATE. SILENSIO E SOTTOMESSI

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  5. ed è per questo che i cittadini protestano,tasse alte servizi bassi,anzi niente,ma è anche vero che il messinese,nato e cresciuto con una inciviltà radicata nel suo DNA di fare ciò che vuole a dispetto di chi è civile ed educato perchè il messinese è “scaltro”aspetta sempre che il comune di Messina sia ai suoi piedi,per pulire i giardini,le spiagge,le strade,che tolga l’erba che cresce ai bordi del marciapiede,cioè praticamente quello che il “messinese scaltro”non fa,i cestini servono per buttare piccole cose,invece diventa cestino con i sacchetti dell’incivile di turno,in poche parole il MESSINESE SCALTRO NON è ALTRO UN CAVERNICOLO E CHE NON SA VIVERE DIGNITOSAMENTE.In altre città,il “messinese”avrebbe avut i vigili perennemente sotto casa

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  6. ed è per questo che i cittadini protestano,tasse alte servizi bassi,anzi niente,ma è anche vero che il messinese,nato e cresciuto con una inciviltà radicata nel suo DNA di fare ciò che vuole a dispetto di chi è civile ed educato perchè il messinese è “scaltro”aspetta sempre che il comune di Messina sia ai suoi piedi,per pulire i giardini,le spiagge,le strade,che tolga l’erba che cresce ai bordi del marciapiede,cioè praticamente quello che il “messinese scaltro”non fa,i cestini servono per buttare piccole cose,invece diventa cestino con i sacchetti dell’incivile di turno,in poche parole il MESSINESE SCALTRO NON è ALTRO UN CAVERNICOLO E CHE NON SA VIVERE DIGNITOSAMENTE.In altre città,il “messinese”avrebbe avut i vigili perennemente sotto casa

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