Debiti fuori bilancio, inadempienze e mancati incassi: ecco tutte le criticità di Palazzo Zanca

Il bilancio consuntivo 2015 può adesso arrivare in Consiglio Comunale. Il Collegio dei revisori dei conti, composto da Federico Basile e Giuseppe Zingales (e ancora orfano del presidente dopo le dimissioni di Zaccone) , ha esitato il parere, che è già stato depositato all’Ufficio di Presidenza e alla Segreteria Generale di Palazzo Zanca. Contestualmente è arrivata anche la diffida da parte del commissario ad acta Antonio Garofalo nei confronti dell’Organo consiliare.

Come orma prassi in quel di Palazzo Zanca, il parere è favorevole me l’elenco delle criticità è come sempre molto lungo. Anche questa volta i revisori sollecitano la giunta Accorinti ad effettuare una modifica, relativamente ai parametri strutturali .

Ecco in sintesi le criticità ed irregolarità non sanate puntualmente elencate da Basile e Zingales nelle 85 pagine di relazione:

1. Mancato rispetto del termine previsto per l'approvazione del rendiconto 2015

2. Erroneo calcolo dei parametri obiettivo. Ferma restando la diversa interpretazione sul famigerato parametro 6 concernente il rapporto spesa del personale/spesa corrente (per i revisori andrebbero conteggiate in bilancio anche le spese del personale delle partecipate) a pesare negativamente è l’erroneo calcolo dei parametri n. 1 2 e 5. L'Organo invita l'Ente a modificare le tabelle dei parametri.

3. Anticipazioni di tesoreria. I revisori scrivono che l'anticipazione di tesoreria per l'anno 2015, a differenza di quanto accaduto nell'esercizio 2014, non è stata totalmente restituita alla data di chiusura dell'esercizio ed evidenziano come il costante utilizzo degli anticipi di tesoreria, per quanto entro i limiti stabilita dalla legge, rappresenta una grave criticità dell'Ente: «oltre al conseguente maggior onere finanziario sopportato, palesa la difficoltà a rendere liquidi i propri crediti ovvero ad averli sovradimensionati, se la riscossione avviene con regolarità, quando addirittura non siano interessati ambedue i casi»… Tale criticità è stata più volte evidenziata anche dalla Corte dei Conti sezione di controllo per la Regione

4. Debiti fuori bilancio: i revisori ricordano che in base al disposto del comma 714 L.208/2015 (Finanziaria 2016) e stata data la possibilità agli Enti di rimodulare il Piano di riequilibrio entro la data del 30.09.2016. «Durante le fasi di verifica del bilancio consuntivo 2015, l'Organo di Controllo ha richiesto, un'attestazione di insussistenza, ovvero formazione di nuovi debiti fuori bilancio alla data del 31.12.15, che non hanno trovato copertura nel suddetto Piano di Riequilibrio pluriennale. Dalla valutazione della documentazione fornita e già oggetto di valutazione da parte degli uffici della Ragioneria, è emerso che i nuovi debiti fuori bilancio censiti ammontano ad € 3.554.261,28. Volendo tralasciare la valutazione della mole di debiti esposti nel Piano di riequilibrio pluriennale presentato ed oggetto di rimodulazione…il Collegio rileva la presenza di debiti fuori bilancio derivanti dalla gestione 2015 per importi consistenti ed invita I'Ente a vincolare eventuale avanzo 2015 disponibile, alla copertura dei nuovi debiti censiti».

5. Servizi a domanda individuale: Esattamente come nel corso del 2014, anche nel 2015 non è stato rispettato il vincolo di copertura dei costi per servizi a domanda individuale, il quale non può essere inferiore al 36% per via dell'adesione alla procedura prevista dal D.L. 174/12 concernente la presentazione del Piano di riequilibrio pluriennale. Basile e Zingales ricordano che la fattispecie è già stata oggetto di sanzione da parte del Prefetto di Messina.

6. Rapporti con le società partecipate: II rapporto con le società partecipate continua ad essere la causa di gravi criticità, con pesanti ripercussioni sugli equilibri economico-finanziari dell'Ente. Per vedere le principali criticità rilevate società per società leggi articolo a parte.

7. Piano triennale di contenimento delle spese: Ancora una volta il Collegio evidenzia che l'Ente non ha adottato il piano triennale per individuare le misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo dei propri beni. Ciò rappresenta – puntualizzano i revisori dei conti – una criticità in quanto tale adempimento, oltreché previsto dalla norma, consentirebbe all'Ente di ottimizzare e ridurre considerevolmente alcune voci di spesa, con ovvi benefici derivanti dalla possibilità di impiegare le risorse che si renderebbero disponibili.

8. Verifiche sugli adempimenti degli obblighi fiscali: Il Collegio dei revisori rileva che anche nell'esercizio 2014, l'Ente non ha inviato nei termini prescritti Ia dichiarazione dei sostituti d'imposta modello 770/15. «Da una verifica effettuata presso gli uffici competenti si legge testualmente – è emerso che le ragioni sono connesse all'inadeguatezza del sistema integrato che gestisce I'elaborazione dei cedolini paga dei dipendenti, che non risulta essere interfacciato con il software di elaborazione del modello suddetto. Si invita l'Ente a provvedere senza ulteriori rinvii, al fine di evitare inutili sanzioni per i ritardi rispetto alle scadenze di legge».

9. Proventi da sanzioni codice della strada: L'Ente invece di migliorare peggiora la sua capacità di riscossione dei relativi residui, passando da una percentuale per il 2014 del 9,19% al 8,73% per Il 2015.

10. Nota informativa: L’'Organo di revisione rileva la grave criticità, già evidenziata nei precedenti esercizi concernente nel costante disallineamento dei dati fra quanto certificato dall'Ente e quanto invece fatto dalle partecipate, evidenziando scostamenti consistenti per i quali la Ragioneria non ne motiva, come richiesto dalla norma, le ragioni.

11. Utilizzo della piattaforma PCC: Comunicazione ritardi nei pagamenti – L'Ente, come evidenziato nel paragrafo dedicato, non ha adottato le procedure previste per il corretto utilizzo della Piattaforma per Ia Certificazione dei Crediti ai sensi del comma 4 dell'art. 7 bis del D.L. 35/2013, non avendo trasmesso le comunicazioni concernenti i pagamenti avvenuti oltre i termini previsti della legge.

12. Disallineamento con Piano di Riequilibrio Pluriennale annualità 2015, vedi articolo a parte per approfondimento.

13. Reiterati richiami della Corte dei Conti: Basile e Zingales rammentano le tante e costanti bacchettate da parte della magistratura contabile, che da anni vigila su quanto avviene al Comune di Messina.

A conclusione della lunga relazione, l'Organo di Revisione, evidenziata la necessità di rettificare i parametri di deficitarietà strutturale esprime parere favorevole per l'approvazione del rendiconto 2015 ed invita I'amministrazione a vincolare eventuale avanzo di amministrazione, resosi disponibile, all'accantonamento per la copertura dei debiti fuori bilancio maturati, previo completamento della fase di censimento da parte dei dirigenti.

Scorrendo l’elenco delle criticità, viene fuori l’immagine di un ente tutt’altro che virtuoso, che da un lato continua a produrre debiti e dall’altro non riesce ad incassare le somme dovute.

Danila La Torre