Il Piano industriale Amam resta “fragile” ed il parere dei revisori interni non cambia

Nessun ripensamento. Il parere dei revisori dei conti dell’Amam sul piano industriale della società, parte inegrante del piano di riequilibrio, era e resta negativo. Le rassicuranti dichiarazioni del vice-sindaco Guido Signorino e del presidente del Collegio dei revisori dei conti di palazzo Zanca, Dario Zaccone – enunciate in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale (clicca qui)– cozzano con quanto scritto nella nuova relazione sottoscritta dai tecnici contabili dell’Azienda Meridionale Acque.

Giovanni Parisi, Natale Soraci e Antonio Callagionda non hanno affatto cambiato idea a proposito del piano economico-finanziario dell’Amam e anzi, nella relazione datata 19 febbraio, confermano in toto quanto già scritto in due distinti pareri: «preso atto della riunione intercorsa, per la quale è stato redatto apposito verbale sottoscritto da tutte le parti intervenute…questo Collegio ha mantenuto inalterato il proprio parere sul piano finanziario così come espresso nei propri verbali del 21/5/14 e 30/1/15 non essendo stati prodotti ulteriori documenti né variati i presupposti economico-finanziari, rispetto a quelli approvati dal CDA e trasmessi,illo tempore, all'Organo scrivente».

Ricordiamo che in quelle due relazioni i revisori Amam avevano espressamente scritto che «dal documento emerge tra tutto la preoccupazione di “garantire una adeguata remunerazione al socio” …» (clicca qui).

Parisi, Soraci e Callagionda si dicono comunque pronti a « riformulare nuove considerazioni e valutazioni» ma solo a condizione che intervengano « nuovi fatti gestionali aziendali» in grado di «modificare, in una migliore prospettiva economico-finanziaria, i criteri e le quantificazioni numeriche contenuti nel documento programmatico, secondo le nuove iniziative intraprese dal C.d.A».

Il collegio sindacale mette subito in chiaro che «in ogni caso le nuove valutazioni verranno effettuate solo dopo accurati esami e riscontri, da parte di quest'Organo, a seguito di un monitoraggio dell'andamento economico- finanziario dell'Azienda AMAM spa coerente con il piano finanziario licenziato dal CDA ed approvato anche dalla Proprietà». Tale compito è stato affidato al Cd.A. che periodicamente informerà, supportato dalla documentazione contabile, il Collegio, a cui spetteranno «ulteriori esami e verifiche» anche sul contratto di servizio.

Insomma i conti dell’azienda Amam saranno costantemente sotto la lente d’ingrandimento del Collegio sindacale, che non ha alcuna intenzione di abbandonare questa linea rigorosa ed intransigente adottata sino ad oggi, nel rispetto di tutte le norme vigenti.

Parisi, Soraci e Callagionda hanno peraltro ribadito la loro posizione anche nel corso della riunione che si è tenuta sempre il 19 febbraio, di mattina, alla presenza dell’assessore Sergio De Cola in rappresentanza del Comune; del presidente Alessandro Anastasi e Michele Caudo del Cda dell’Amam; del direttore generale dell’Amam Luigi La Rosa; del consulente dell’azienda Michele Laurà; e dell’esperto del sindaco Leonardi Termini, di cui negli ultimi tempi si erano perse le tracce dopo una iniziale sovraesposizione mediatica.

Durante l’incontro , in cui si è discusso del piano finanziario previsionale , il presidente del Cda Anastasi ha illustrato le azioni intraprese in questi ultimi mesi per ottimizzare la gestione complessiva dell’azienda e ha sottolineato di ritenere « il piano sostenibile fermo restando il diritto dei terzi creditori nei confronti del l’Amam e la propria disponibilità di cassa». Le affermazioni ottimistiche di Anastasi non sono state però sufficienti a convincere i revisori, che vorranno valutare attentamente tutti i documenti contabili, a partire dal preconsuntivo 2014, prima di cambiare opinione sul piano industriale della società. Una nuova riunione è stata fissata per il 26 febbraio.

Intanto al Comune, la Giunta Accorinti compie ogni sforzo per non fare uscire dalle mura del palazzo notizie destabilizzanti e divulgare all’esterno solo messaggi positivi. Ad esempio nell’ultimo comunicato sul piano di riequilibrio- insolitamente firmato “L’amministrazione comunale” (clicca qui), – a proposito delle criticità del piano industriale Amam viene raccontata una storia “edulcorata” rispetto a quella narrata nelle relazioni firmate dai revisori interni.

«In relazione agli impegni assunti dall’AMAM- si legge testualmente – è bene rilevare che già per l’anno 2014 il contributo dell’azienda è stato in linea con quanto previsto dal piano di riequilibrio, si sottolinea che tali impegni pesano solo per il 5% del piano e che il fondo rischi straordinario copre al doppio anche un eventuale ipotetico azzeramento dei prossimi previsti trasferimenti».

«Il Collegio sindacale – continua il documento – ha preso atto delle misure poste in essere a partire dall’inizio dell’anno per attivare economie di gestione, internalizzazione di servizi, oltre che di intervenienti che, su specifiche esposizioni, dovranno produrre ulteriori economie per circa 1.000.000,00 €. A seguito di ciò il Collegio, riservandosi di valutare gli effetti di tali misure a seguito di monitoraggi semestrali e “dando seguito alle proprie valutazioni, espresse nei precedenti verbali sulla base dei documenti resi disponibili in relazione al piano finanziario, ritiene di potere formulare nuove valutazioni sulla scorta delle recenti iniziative intraprese dal CdA, finalizzate al raggiungimento di nuovi obiettivi che dovrebbero produrre economie finanziarie così come sopra espresso dallo stesso CdA».

La giunta Accorinti omette di dire, ma sicuramente solo per dimenticanza, che allo stato attuale «il Collegio ha mantenuto inalterato il proprio parere sul piano finanziario così come espresso nei propri verbali del 21/5/14 e 30/1/15». Un doppio parere negativo che, come abbiamo visto nei giorni scorsi, smonta il piano punto per punto.

Danila La Torre