Inaugurazione centro VTMIS, Matteoli “rilancia” sul Ponte: «Si farà e per lo stato sarà a costo zero»

Un vero e proprio schieramento di forze, e non solo armate, ha accolto il ministro di Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli giunto a Messina per inaugurare il nuovo centro di formazione nazionale VTMIS (Vessel Traffic Management and Information System) della Guardia costiera, il primo in Italia. Una cerimonia curata nei minimi dettagli – tre quarti d’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia – e con la “sfilata” del rappresentante del governo sul lungo tappeto, blu e non rosso, forse per esaltare il contorno marino e marinaro, che lo ha condotto fino all’ingresso della struttura. Prima dell’entrata la benedizione di mons. Calogero La Piana e il taglio del nastro accompagnato da un timido applauso.

«La creazione di questo centro altamente specializzato – ha affermato il Ministro circondato dai giornalisti – è la conferma che in questo Paese, che tanto siamo abituati a criticare, in realtà è possibile fare cose eccellenti e di elevata qualità». A seguire inevitabile “passaggio” sul tema caldo del momento, il Ponte sullo Stretto e la mozione dello “scandalo” (vedi correlato) relativa al blocco dei finanziamenti statali alla realizzazione della grande infrastruttura. Alla domanda “ma quindi l’opera si farà”, Matteoli non fa trasparire alcun indugio: «A chi mi pone quest’interrogativo rispondo sorridendo: il Ponte si farà perché lo Stato non deve pagare un euro, l’opera verrà realizzata da privati grazie al project financing. In tanti hanno mostrato interesse, compreso un gruppo cinese. D’altra parte in questi mesi i lavori sono iniziati, stiamo lavorando sulla sponda calabra per la variante di Cannitello e lo stesso avverrà in Sicilia». Certo come sempre della fattibilità dell’opera, il Ministro ha poi aggiunto: «Il governo interverrà per finanziare quelle opere che sono state richieste dall’amministrazione locale, che non vanno però definite opere compensative, bensì opere collegate, e verranno effettuate man mano che si andrà avanti con la costruzione della grande opera».

Una precisazione che per Matteoli appare doverosa e su cui “rilancia” anche il sindaco Buzzanca: «Ringraziando ancora una volta il Ministro per la chiarezza con cui ha parlato ai giornalisti che lo hanno “interrogato” sul tema specificando che verranno realizzate tutte le opere collegate». Bandito dunque dal complicato “vocabolario ponte” il termine compensative, ufficialmente sostituito dall’aggettivo “collegate”, che va ad aggiungersi, sempre ovviamente con riferimento alle “opere”, a quelle connesse, propedeutiche, mitigatrici. Sperando che nessuna di esse venga dimenticata strada, pardon ponte, facendo (E.De Pasquale)

(FOTO STURIALE)