Visita guidata al Santuario di Cristo Re e alle mura cinquecentesche

Una visita guidata in un mondo antico, mitologico e fantastico, ma da recuperare. Santuario, cupola. campana, torre, mura e carcere per i “politici”.

Lunedì 1 aprile, giorno di pasquetta, “Città che vorrei ” organizza dalle ore 7 alle ore 16 una visita del santuario
di Cristo Re (1937), sorto sui ruderi dell’antico castello di Matagrifone, già roccaforte cartaginese e quindi Palazzo reale aragonese, che contiene oggi i resti degli eroi messinesi caduti in guerra. Il Sacrario si erge su di una altura che per la sua incantevole posizione panoramica e strategica è sempre stata sede di castelli e di fortezze.

La storia ci indica il luogo e dintorni come Roccaguelfonia (o anche Forte di Matagrifone) adibita nel tempo ad abitazione reale degli Aragonesi, e sede del Senato cittadino ed infine a carcere mandamentale dal 1838 al 1908.

Il frontone del portale di ingresso è ornato da due statue che raffiguranti l’Italia e Messina. lo stile del prospetto è lievemente barocco e così pure l’interno, ricco di stucchi dorati, di marmi pregiati, disposti in una dignitosa e riposante composizione cromatica. nella scalinata di accesso, a tenaglia, in pietra di Taormina, domina la scena una bella statua di Cristo Re, opera di Tare Calabrò, inaugurata il giorno di pasqua del 1945.

Il programma prevede ancora:

– la visita della Torre residua dell’antico castello di Matagrifone
– la visita dell’ambienti rimasti del carcere Ottocentesco con porte ed ingressi cinquecenteschi dell’antico castello di Matagrifone.
– la visita del tratto delle mura cinquecentesche, percorribili per circa 600 metri.
– la visita del Belvedere (Vista dello Stretto tutto per intero)
– la visita del giardinetto con panchine ed aiuole con vista sulla chiesa di San Francesco d’Assisi e la parte nord dello stretto di Messina.

La guida Fabio Pistorino spiegherà nel dettaglio l’importanza storico/monumentale del Santuario di Cristo Re, della Torre dell’antico castello di Matagrifone, degli ambienti rimasti del carcere ottocentesco, del tratto di mura del ‘500, del Belvedere e dei giardinetti. La quota di partecipazione è di 5 euro a persona.